La stranezza è un film italiano diretto da Roberto Andò ed interpretato da Toni Servillo e Ficarra e Picone. Le riprese si sono svolte principalmente in Sicilia nelle città di: Palermo, Catania, Trapani ed Erice dal 7 febbraio al 25 marzo 2022 ed il primo trailer è stato diffuso il 26 settembre. Il film è stato presentato fuori concorso nella categoria Grand Public alla Festa del Cinema di Roma il 20 ottobre per poi essere distribuito nelle sale cinematografiche da Medusa Film a partire dal 27 ottobre 2022 e nel mercato streaming a partire dal 9 febbraio 2023; è infatti attualmente visibile gratuitamente dagli abbonati alla piattaforma di Amazon Prime Video.
Ambientata negli anni Venti, la commedia presenta caratteri ironici e racconta la storia di un noto personaggio letterario, Luigi Pirandello, interpretato da Toni Servillo. Quest’ultimo fa ritorno in Sicilia in occasione del compleanno dell’amico Giovanni Verga. Giunto nella nativa Girgenti, scopre che la sua anziana balia Maria Stella è appena morta. L’autore decide quindi di organizzarle un ricco funerale, per il quale incarica due strani becchini: Sebastiano Vella e Onofrio Principato, interpretati rispettivamente da Salvatore Ficarra e Valentino Picone. Non riconoscendolo, i due gli rivelano di essersi imbarcati nell’impresa di allestire uno spettacolo di teatro amatoriale con una sgangherata compagnia di paese. Pirandello, intanto, è tormentato da una profonda crisi creativa che gli impedisce di lavorare ad un nuovo spettacolo. Dopo molte peripezie lo spettacolo della “Compagnia Filodrammatica Siciliana Principato e Vella” va finalmente in scena al Teatro di Santa Lucia, ma anche la prima, a cui Pirandello assiste di nascosto, viene funestata da una serie di eventi: ad esempio Fofò, uno degli attori segretamente innamorato di Santina, scoprendo che la donna è invece l’amante di Onofrio e che i due progettano di scappare insieme, decide di rivelare il segreto al marito della donna, Sebastiano, il quale va su tutte le furie e affronta il suo rivale in amore a scena aperta sul palcoscenico. Pirandello nota come il pubblico reagisca positivamente a questa fusione fra realtà e teatro e viene colto da un’improvvisa ispirazione; egli lascia quindi lo spettacolo prima di poter vedere la conclusione della faccenda.
Sei mesi dopo, Sebastiano ed Onofrio ricevono un invito da parte di Pirandello al Teatro Valle, per assistere alla prima del suo nuovo spettacolo dal titolo: Sei personaggi in cerca d’autore; i due, che non si vedevano dalla sera della prima, si ritrovano sul treno che li porterà a Roma e hanno modo di riappacificarsi. Lo spettacolo va in scena nel maggio 1921 ed è subito chiaro che Pirandello ha tratto ispirazione dai fatti di qualche mese prima per creare un dramma innovativo, in cui il rapporto tra pubblico, trama ed attori viene il più possibile assottigliato. Tuttavia, il pubblico mal sopporta queste novità e lo spettacolo riceve commenti contrastanti. Al termine della recita scoppia una vigorosa protesta contro l’autore, colpevole, a detta di molti dei presenti, di averli ingannati con una folle buffonata. Pirandello, insieme alla figlia, è costretto alla fuga, mentre Onofrio e Sebastiano, che si erano nascosti a causa della ressa, si ritrovano chiusi nel teatro romano vuoto e buio. Nel 1923 Sei personaggi in cerca d’autore diverrà uno dei maggiori successi di Pirandello e lo porterà a ricevere il Premio Nobel nel 1934; dei due becchini filodrammatici non vi è traccia negli annali ed allo spettatore quindi non rimane altro che chiedersi se anche loro siano o meno il frutto della mente fantasiosa di Pirandello.