Non so se di uno spettacolo teatrale si debba menzionare solo ciò che si mette in scena o anche quello che magari un attore vorrebbe tener nascosto; certamente Francesco Merola ci ha provato a trattenere le lacrime, durante le tantissime ovazioni a lui riservate ieri sera alla prima dello spettacolo “Lacreme Napulitane” al Teatro Trianon ma con scarsi risultati…il cuore si sa, scombussola ogni cosa.
Uno spettacolo di sicuro tra i più riusciti tra tutti quelli in cartellone nei vari teatri napoletani è stato quello che ieri ha fatto quasi esplodere il Teatro Trianon…e sto parlando non di una botticella da quattro soldi ma della famosa “Bomba di Maradona” teatrale. Innanzitutto il tema, la sceneggiata…un tema tanto caro a Napoli ed ai napoletani; quella sceneggiata che i napoletani veraci, quelli di forcella, conoscono bene. Quella sceneggiata diventata famosa nel mondo grazie ad un altro Merola, il Maestro Mario (padre di Francesco) che ha fatto sua quest’arte e l’ha tramandata al mondo. La struttura classica (essa, isso e ‘o malamente), arricchita da una colonna sonora creata appositamente (perché dire che è stata ri-arrangiata è un errore) da un altro nome imponente della scena, tale Nino D’Angelo, (e suonata rigorosamente dal vivo dai maestri Massimo Gargiulo, Enzo Coppola, Alfonso Pone, Guido Russo) fa sì che la storia sfoggi una veste del tutto nuova senza però dimenticare i fasti del passato. Leggendo ed informandomi sul genere devo dire che l’opera risulta fresca, leggera, fruibile da ogni tipo di spettatore che sia un bambino o una persona adulta. La trama ovviamente rispetta i canoni classici ma è ben forgiata di momenti comici che la rendono meno pesante agli occhi dei neofiti del genere. Un cast di personaggi illustri del teatro partenopeo nelle persone di Gloriana, Francesco Ruotolo, Anna Capasso, Marianna Mercurio, Gina Perna, Gennaro Monti, Massimo Salvetti, Francesco Pio Sorrentino, Raffaele Esposito, Milly Ascolese, Antoine, Sonia De Rosa, Vittorio Menzione, Raffaele Esposito, Sonia De Rosa, Gennaro Monti. Discorso a parte, invece, va fatto per l’attore principale Francesco Merola. Qui devo essere sincero mi viene un po’ di tristezza; non tanto per il ruolo da “attore” che interpreta magistralmente ma per il ruolo di “figlio di…”; non deve essere per niente facile salire su un palco a rappresentare ciò che ha creato il proprio padre e sapere di doverlo fare al meglio per non fare sfigurare quella sensazione costruita dal pubblico negli anni. E’ un lavoraccio infame e parliamoci chiaro…se vi bendavate voi stavate sentendo in tutto e per tutto Mario Merola.
Alla fine durante i saluti ed i ringraziamenti è stato obbligatorio mostrare il volto di chi aveva reso quel genere grande e sapete cosa?…Essere al Trianon (dove la sceneggiata è sempre stata di casa) a sentire Francesco Merola in ricordo di Mario con le musiche di Nino D’Angelo mi ha fatto venire un brivido lungo la schiena. A pochi metri da me ho avuto tutta una pagina di storia teatrale…e non una pagina secondaria ma proprio la copertina del libro…erano tutti li.
Da oggi, Venerdì 21 Dicembre fino a Domenica 6 Gennaio potrete assistere a questo spettacolo con i vostri occhi e capire “concretamente” COSA, Napoli, ha reso grande nel mondo. Per pochi spiccioli potrete essere nel teatro del popolo, col popolo, a vivere il popolo, quindi non fatevi sfuggire quest’occasione più unica che rara. Come sempre ringrazio tutta l’organizzazione del Teatro Trianon nella persona di Paolo Animato che ogni volta ci fa sentire come degli appartenenti alla grande famiglia del teatro piuttosto che come semplici ospiti.
VIVA IL TRIANON, IL TEATRO DEL POPOLO!