Interrompiamo il nostro appuntamento settimanale con il giro d’Italia per dare il benvenuto all’estate. Stagione che ci ha fatto penare, ha tardato ad arrivare ed ancora ci rinfresca con le sue perturbazioni. La più amata soprattutto dai più giovani che immuni al calore e alle zanzare sguazzano e giocano felici sulle spiagge. L’estate è il momento in cui tutto può accadere. Complici le vacanze, le città deserte, gli incontri inaspettati che il tempo libero favorisce. Nei libri che ho piacere a segnalarvi ci sono storie in cui il caldo e l’afa fanno da sfondo, o provocano eventi inattesi.
Sogno di una notte di mezz’estate di William Shakespeare
La commedia comprende tre distinte storie che confluiscono verso il matrimonio tra Teseo, il duca di Atene, e Ippolita, regina delle Amazzoni. Contemporaneamente si disloca la storia legata a Lisandro e Demetrio che sono innamorati di Ermia che, però, ricambia solo il secondo mentre la sua amica, Elena, è ama alla follia Demetrio. Le due coppie, ben presto, fuggono nel bosco e qui si ritrovano inconsapevolmente ad avere a che fare con Oberon, re degli elfi, e la moglie Titania, regina delle fate.
Stagioni diverse di Stephen King
Quattro racconti che includono Il corpo, da cui è stato tratto il film Stand by me (1986). Durante l’estate del 1959 quattro ragazzini dodicenni che vivono nella piccola cittadina di Castle Rock, nell’Oregon partono alla ricerca del cadavere di un loro coetaneo. Quel viaggio li cambierà per sempre. Il cammino verso il corpo da scoprire, verso la morte da guardare negli occhi, dura un giorno e una notte di cose mai dette che trovano accoglienza, ascolto. Ognuno di loro porta nel cuore un dolore, una disattenzione. Dodici anni sono pochi, per essere uomini. Non bastano più, per essere bambini. A quell’età fa male, tanto, essere diversi. Quell’estate tutto si perderà, anche l’ultima goccia di innocenza rimasta nel sangue. E quando comincerà l’autunno tutto cambierà.
Tre uomini in barca di Jerome K. Jerome
In genere lo si classifica come un libro per ragazzi, ma vale la pena di (ri)leggerlo, perché il divertimento è sempre assicurato. Divenuto ormai un classico della letteratura inglese, questo romanzo racconta le avventure di Jerome, Harris e George: tre amici, una barca e il fiume, perchè nulla è più adatto di una gita per rilassare un po’ i nervi… se non fosse che l’organizzazione fa acqua da tutte le parti. E solo il cane Montmorency sembra godersi questa buffa avventura, ricca di imprevisti, incomprensioni e divertimento.
La mia ultima estate di Anne Freytag
Quello di Tessa, diciassette anni, è un viaggio in Italia a bordo di una Volvo sgangherata per ammirare i tesori di Firenze, sedersi sulla scalinata di Piazza di Spagna, mangiare una pizza a Napoli. Un’ultima estate in cui il tempo non ha importanza e ciò che conta sono solo i sentimenti.Ha atteso a lungo il ragazzo perfetto, il momento perfetto, il bacio perfetto. Pensava di avere ancora molto tempo davanti a sé, prima di scoprire che a causa di un difetto cardiaco le restano poche settimane di vita. Stordita, arrabbiata, disperata, aspetta di morire chiusa nella sua stanza. Fino a quando non incontra Oskar e tutto sembra di nuovo possibile. Nonostante Tessa cerchi di allontanarlo, convinta che una relazione sarebbe insensata ed egoistica, lui non le lascia scampo. Oskar sa vedere dietro le apparenze, non ha paura e vuole rimanerle accanto. Pur di sorprenderla, di vedere i suoi occhi brillare per l’emozione, organizza un piano per farle vivere un’ultima estate perfetta.
Tenera è la notte di Francis Scott Fitzgerald
La giovane attrice Rosmary Hoyt arriva sulla Costa Azzurra una mattina di giugno del 1925 insieme alla madre. Ben presto la giovane conosce lo psichiatra Dick Diver che è sposato con una sua ex paziente, Nicole Warren, una donna ricchissima. L’incontro con Rosmary rischierà di far saltare il matrimonio ma Dick è consapevole dell’importanza di restare accanto a Nicole. Il racconto ci fa un quadro spregiudicato di quella società elegante americana che invase l’Europa dopo la prima guerra mondiale, la famosa epoca del jazz.
L’isola di Arturo di Elsa Morante
Arturo, il guerresco ragazzo dal nome di una stella, vive in un’isola tra spiagge e scogliere, pago di sogni fantastici. Non si cura di vestiti né di cibi. È stato allevato con latte di capra. La vita per lui è promessa solo di imprese e di libertà assoluta. E ora ricorda. Queste sono le sue memorie, dall’idillio solitario alla scoperta della vita: l’amore, l’amicizia, il dolore, la disperazione. Il romanzo è un’esplorazione attenta della prima realtà verso le sorgenti non inquinate della vita. L’isola nativa rappresenta una felice reclusione originaria e, insieme, la tentazione delle terre ignote. L’isola, dunque, è il punto di una scelta e a tale scelta finale, attraverso le varie prove necessarie, si prepara qui, nella sua isola, l’eroe ragazzo-Arturo. E’ una scelta rischiosa perché non si dà uscita dall’isola senza la traversata del mare materno; come dire il passaggio dalla preistoria infantile verso la storia e la coscienza.