Trama: Estate del 1963. I Beatles hanno da poco registrato il loro primo disco, Martin Luther King annuncia il suo sogno all’America e in un paesino del Gargano tre ragazzini, Primo, Damiano e Mimmo, trascorrono le lunghe e afose giornate tra la piazza, i vicoli e il loro rifugio segreto sulla scogliera. Amici per la pelle come si può essere solo a dodici anni, condividono tempo e segreti.
Un giorno, un gruppo di teppistelli si accanisce su Mimmo e i ragazzini decidono di suggellare un patto di alleanza: quando uno di loro o della loro famiglia sarà vittima di un sopruso, i tre risponderanno con una vendetta proporzionale all’affronto. Ma gli eventi di quell’estate sonnolenta sterzeranno verso traiettorie brutali e inaspettate, e il patto verrà rispettato in modo sempre più drammatico e disperato.
In un crescendo febbrile, il romanzo ci conduce in un viaggio dentro alla provincia, con i suoi orrori annidati nelle pieghe di un’apparente stabilità, inarrestabili come la fine della giovinezza che attende i protagonisti.
Edizioni Nottetempo
Recensione: E’ l’estate del ’63, siamo in Puglia, un gruppo di amici, ragazzini che si affacciano all’adolescenza, estrazioni sociali diverse, ma uniti da un’amicizia indissolubile, hanno a che fare con i bulletti del paese, le prime cotte, le avventure per sconfiggere il caldo torrido e la noia. Un’atmosfera che mi ha ricordato tantissimo i ragazzi di The Body di Stephen King, ma questa versione italiana è più “pulita”, più sanguigna, vera e nostrana.
Le vite dei protagonisti mi sono entrate sotto pelle, legandomi a loro in maniera equivalente, li ho amati dalla prima all’ultima pagina. Sono riuscita, grazie al potere di Mirko Sabatino, ad empatizzare con loro. Una storia ipnotica e per tanti avvenimenti terribilmente straziante perché non si tratta solo di un romanzo di formazione, dietro le finestre delle loro abitazioni si consumano le crudeltà della vita: la scomparsa prematura di un padre che rimarrà sempre un supereroe per i suoi figli; un altro che viene rinchiuso in manicomio; una ragazzina che perde la sua luce a causa di qualcosa di tremendo.
L’amicizia tra Mimmo, Damiano e Primo è l’unica consolazione al substrato di omertà, violenza e disperazione su cui scivolano le loro vite, è salvifica. Non c’è nulla di già letto in queste pagine che scorrono veloci e graffianti: nel momento in cui si ha la sensazione di aver percepito ciò che sta per accadere, immediatamente il racconto prende un’altra piega e sorprende, in questo caso il legame tra estate-amicizia-morte porta ad avvenimenti con un crescendo finale.
L’estate muore giovane, già, perché l’innocenza, per i protagonisti, non ha tempo, non c’è tempo di viverla, viene scalfita, squarciata, annientata. Bisogna sopravvivere.
Mirko Sabatino è nato a Foggia nel 1978 e vive a Nardò. Ha lavorato come editor e redattore free-lance. Con L’estate muore giovane (2018), il suo primo romanzo pubblicato da nottetempo, tradotto in Francia e in Spagna, ha vinto il Premio Letterario Massarosa, il Premio Segafredo Zanetti Città di Asolo – Un libro un film, il Premio Letterario Città di Siderno e il Premio BookCiak, Azione! 2018 – sezione Romanzi. Di Sabatino nottetempo ha pubblicato anche il racconto “Le confessioni di San Valentino” nell’antologia Gli insaziabili. Sedici racconti tra Italia e Cina (2019).