Sciamanesimo: (o sciamanismo) indica, nella storia delle religioni, in antropologia culturale e in etnologia, un insieme di conoscenze, credenze, pratiche religiose, tecniche magico-rituali, estatiche ed etnomediche riscontrabili in varie culture e tradizioni.
Un rito, una credenza, un dono “magico” che pochi hanno e che sfruttano a fin di bene. Una mente aperta per percepire cose che “noi” non riusciremmo a vedere. Spiriti, credenze e folclore che arrivano da molto lontano. E il coraggio! Si, queste persone hanno il coraggio e il dono di affrontare il sovrannaturale.
Scetticismo, credulità e stregoneria sono spesso le parole che associamo a tali pratiche. Ma è vero? O magari siamo spaventati dall’occulto?
Giulio è lo sciamano a cui ho posto qualche domanda…
Ti sei mai spaventato durante un rito?
No, mai. Non che io ricordi, anche perché i miei riti me li faccio in casa mia o al massimo nelle campagne intorno a casa mia, tutti luoghi che conosco e che onoro. Con l’eccezione di alcune persone che mi hanno chiesto aiuto. Mi sono un po’ spaventato quando una frattura vecchia di anni, che mi aveva un po’ deformato il dorso del piede destro (e che avrebbe dovuto rimanere così), è guarita in pochi giorni, quando di recente ho usato una particolare meditazione hawaiana. Anche se offro un bicchiere di qualcosa agli spiriti, quelli cercano di entrare, a loro piace l’alcol, io mi spavento un po’ ma poi gli dico che devono stare fuori dal mio corpo.
Per cosa dovremmo contattare uno sciamano?
Certamente, solo dopo aver contattato un medico e seguendo prima le prescrizioni del medico, oltre a questo si può contattare uno “sciamano”. Lo stesso, se c’è bisogno di un esorcismo, di scacciare uno spirito, oppure se c’è un lutto (perché a volte i defunti rimangono in questo mondo, ma è possibile mandarli nella Luce). So che qualche sciamano celebra matrimoni e benedizioni di coppie di tutti i tipi. Molti sciamani, nella società odierna occidentale, non si definiranno tali nemmeno sotto tortura, ma piuttosto con la simpatica dicitura di “operatori olistici” ti faranno pranoterapia, cristalloterapia, massaggi, ti leggeranno le carte, e in generale si occuperanno di benessere e salute olistica. Nella definizione OMS, la salute è un perfetto equilibrio fisico, psichico, e sociale.
Come percepisci la realtà, intendo il tuo modo di vedere le cose in che misura è differente dal mio?
Quello che sento è di una bellezza incomparabile. Io passo buona parte del mio tempo nella gioia di vivere. Devo sempre ringraziare il Signore, che mi ha mandato un fidanzato meraviglioso e anche una buonissima insegnante, e i miei spiriti guida, che sono sempre con me. Questa gioia ha ovviamente degli effetti ormonali, fisici, e sottolineo che non uso sostanze né le farei usare ad altri. Anche essere grati, sviluppare gratitudine, è importante e fa vivere bene. Sui lunghi tempi, impari a cogliere il meglio della gente e del mondo, lo senti “a pelle”. Posso poi penetrare, con la vista, l’essenza nascosta delle cose. La natura è sempre pura, specialmente se è incontaminata. Le città spesso, ma non sempre, sono colme di tossine energetiche. Gli oggetti, i manufatti, assorbono queste forze. Io le vedo, come delle ombre addosso alle cose e alle persone. In sogno sono per me insetti, grossi, disgustosi e ostili. Sono impurità, emozioni inespresse e represse, dolori della vita, lutti non elaborati, che a volte se non passano diventano malattie fisiche. Ho semplicemente recuperato la possibilità di sospendere il tempo e lo spazio, ovvero, di “smontare” l’illusione percettiva. Ma non faccio questo sempre, lo faccio se ne ho bisogno, oppure se voglio espressamente contemplare il mondo degli spiriti, dei sogni, e dei morti.