Senza LineaSenza Linea
Aa
  • Home
  • Qui Napoli
    • Eventi
    • Storia & Curiosità
  • Sport
    • Calcio Napoli
    • Migliori siti scommesse
  • Cucina
    • #Tengofame
  • Arte & Spettacolo
    • Musica
    • Arte
    • Cinema
    • Libri
      • Editoria
    • Serie Tv
    • Teatro
  • Nerdangolo
    • CosPlay
    • Fumetti
    • Giochi e modellismo
    • Hi Tech
    • Animazione
    • Videogiochi
  • LGBT
  • La tana del Bianconiglio
  • Salute & Benessere
Cerca
Reading: Lo stato dell’arte…
Share
Aa
Senza LineaSenza Linea
  • Home
  • Qui Napoli
  • Sport
  • Cucina
  • Arte & Spettacolo
  • Nerdangolo
  • LGBT
  • La tana del Bianconiglio
  • Salute & Benessere
Cerca
  • Home
  • Qui Napoli
    • Eventi
    • Storia & Curiosità
  • Sport
    • Calcio Napoli
    • Migliori siti scommesse
  • Cucina
    • #Tengofame
  • Arte & Spettacolo
    • Musica
    • Arte
    • Cinema
    • Libri
    • Serie Tv
    • Teatro
  • Nerdangolo
    • CosPlay
    • Fumetti
    • Giochi e modellismo
    • Hi Tech
    • Animazione
    • Videogiochi
  • LGBT
  • La tana del Bianconiglio
  • Salute & Benessere
Follow US
  • Disclaimer
  • Privacy
  • Buy This Theme!
  • Advertisement
  • Contact us
© 2022 Senzalinea testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 11/11/2015.Direttore Responsabile Enrico Pentonieri
Riflessioni Senza Linea

Lo stato dell’arte…

Fabiana Sergiacomo
Fabiana Sergiacomo 5 mesi fa
Share
10 Min Lettura
SHARE

Sabato, 13 maggio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato in Italia per una visita di stato per la prima volta dall’invasione russa dell’Ucraina, iniziata nell’ormai lontano febbraio del 2022.

Zelensky è atterrato a Roma la mattina e ha incontrato prima il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha rilasciato una dichiarazione di continua confermata vicinanza al fianco dell’Ucraina e, poi, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha ribadito un appoggio a 360° scommettendo, peraltro, sulla vittoria della sua patria.

Terzo importantissimo e simbolico incontro con Papa Francesco, che non sembra essere andato molto bene.

Al termine del colloquio, è stato diffuso un comunicato essenziale in cui si parla molto genericamente della «necessità di continuare gli sforzi umanitari a sostegno della popolazione», senza alcune menzione di un possibile tentativo di mediazione diplomatica per un cessate il fuoco o una tregua che possa essere duratura.

Zelensky ha gelato il Vaticano, e non solo, con un  «Rispetto il Papa ma non abbiamo bisogno di mediatori».

La reazione del Papa non si è fatta attendere, nell’Angelus della Domenica ha sottolineato nuovamente quanto sia pericolosa la continua perseverante logica delle armi che non dà spazio a margini di pace… nelle sue parole una condanna per la guerra e un sottile rammarico per la mancata possibilità di far dialogare le parti che non ne hanno alcuna intenzione, nonostante i morti, le terre distrutte, e città devastate, una popolazione civile in fuga e sotto le bombe.

Significativo  e di impatto l’ appuntamento televisivo alle 18.30 in diretta su Rai 1, in uno speciale molto speciale di Porta a Porta di Bruno Vespa in collaborazione con il Tg1.

Alla trasmissione sono intervenuti direttori di quotidiani e telegiornali nazionali.

La puntata è stata realizzata non nello studio di Vespa, ma in una location esterna segreta, tenuta riservata durante la diretta per motivi di sicurezza.

Ad accompagnare Vespa nella discussione col Presidente Ucraino, sono stati invitati i direttori del Tg1 Monica Maggioni, del Tg7 Enrico Mentana, di SkyTg24 Giuseppe De Bellis, il conduttore Mediaset, Nicola Porro e, per i quotidiani, i direttori di Repubblica Maurizio Molinari, del Sole 24 Ore Fabio Tamburini e l’editorialista del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli.

Alla fine della lunga chiacchierata su impulso dell’incalzare delle diverse domande, cadono le braccia perchè le conclusioni da trarre sono abbastanza sconfortanti.

La speranza di una pace o, quantomeno, di una tregua tra le parti sembra una meteora.

Le parole del Presidente erano sempre molto riottose rispetto a qualsiasi ipotesi di trattativa e di mediazione con la Russia.

Comprensibile e condivisibile che sia la posizione del Capo di Stato Ucraino, diventa davvero complesso guardare verso l’orizzonte alla ricerca di un destino diverso da quello presente a meno di non immaginare o un sabotaggio di Putin o una debacle ucraina con tutte le conseguenze apocalittiche rappresentate dallo stesso Zelensky.

Tutti i giornalisti hanno puntato proprio sulla costruzione di una via di incontro tra le parti, almeno provando a percepire se esistano dei sentieri percorribili in tal senso, ma nulla, la chiusura di Zelensky è stata netta e anche forte, generando in alcuni momenti anche un certo imbarazzo del parterre de roi, tutti giornalisti navigati e esperti eppure destabilizzati dalla tanta determinazione e irremovibilità del presidente ucraino come unica via di uscita dalla guerra con la disfatta dei russi.

In questo quadro, la nostra politica prova a salvaguardare i rapporti internazionali con il sostegno alla guerra e all’Ucraina, pur avendo tra i suoi rappresentanti più illustri, politici che inneggiano alla razza, chiamandola etnia italiana quasi a volerne evidenziare le caratteristiche uniche e inconfondibili, soprattutto in questa fase di mescolamento pericoloso di razze o meglio “di sostituzione etnica”.

Solo un governo di destra può tornare a parlare di protezione della razza italiana definita etnia,  da tutelare “nonostante qualche invasione” narrata nei secoli scorsi.

Quanto può essere pericoloso questo modo di parlare e di far penetrare messaggi di chiusura quando si dovrebbe parlare di accoglienza, di disprezzo nei confronti del diverso quando si dovrebbe parlare di inclusione, di indottrinamento patriottico quando si dovrebbero aprire i porti?

E i primi segnali di una certa logica preclusiva del potere non tardano ad arrivare.

In pochi giorni, doppio allontanamento: Fazio e Rovelli.

Fazio sgombera la Rai e, nello specifico, Rai3 dopo ben 40 anni di servizio per la tv di Stato.

Lui e tutta la sua squadra letteralmente sfrattati dalla Rai con la mancata conferma del contratto.

Non resta per Fazio e company che espatriare nelle tv cuscinetto come è capitato ad altri prima di lui ma con l’aggravante che questa scelta non è una scelta dettata dalla propria libera volontà di autodeterminazione e di imporre una certa forza contrattuale, bensì la conseguenza di una amara realtà: la volontà di una parte della politica di liberarsene per sempre tanto che quasi come un gesto liberatorio, un ministro leghista ha pubblicato sui suoi social la foto di Fazio-Littizzetto con la scritta “ciao belli!”.

Tono ironico ma che non fa venire alcuna voglia di ridere perché ogni attentato alla libertà di parola, di espressione e di manifestazione del proprio pensiero è attentato al nostro vivere democratico e ai principi dettati dalla legge suprema contenuta nella nostra Costituzione così attenta a questi temi, scottata come era dai terribili precedenti storici.

Per quanto Fazio possa essere antipatico e fastidioso nel suo giornalismo e nel suo modo di fare tv, la sua trasmissione resta un contenitore di grande successo dove ospiti, nazionali ma anche internazionali, di levatura morale, medica, politica, giornalistica, cinematografica, letteraria, scientifica, sportiva, saggistica, intervengono numerosi e elevano il suo salotto ad un salotto esclusivo  e di valore, anche culturale e conoscitivo.

Ma si sa la cultura dà fastidio.

La Rai è un’azienda pubblica ma anche commerciale che vive di proventi per i successi televisivi e non si può mandare in soffitta, a mò di editto di berlusconiana memoria, una trasmissione che in termini di pubblicità e di ascolti resta un successo enorme.

Forse, ha ragione qualcuno a sottolineare che la musica è cambiata e comincia a sentirsi nell’aria.

Arriva così come un fulmine a ciel sereno la dichiarazione di Ricardo Levi, il presidente dell’Associazione Editori Italiani (AIE) che ha chiesto allo scienziato Carlo Rovelli di farsi da parte alla fiera di Francoforte per non creare imbarazzo istituzionale.

La pressione della politica è arrivata fin lì a causa dell’intervento duro dello scienziato durante il 1° maggio  contro un ministro della Repubblica.

Il problema è il suo intervento in un contesto di carattere politico perchè ha espresso una posizione particolare sulla guerra attuale in Ucraina e sugli armamenti : questo è divenuto ovviamente il suo boomerang e anche il pretesto per liberarsene.

Ma a differenza di Fazio, che deve stringere un rapporto contrattuale con l’azienda Rai e in qualche modo incarnarne i valori, influenzati dalla politica del momento, così ingerente quale è la destra sempre in qualsiasi momento storico della nostra repubblica, Carlo Rovelli rappresenta nel campo scientifico una figura autorevole e competente, in possesso della professionalità e della  esperienza necessaria e assolutamente adatta a rendere la sua presenza nella Fiera Internazionale del Libro di Francoforte opportuna.

Al levarsi del polverone di polemiche che hanno investito il Presidente dell’AIE, arriva il dietrofront con un invito rinnovato al professore Rovelli “a partecipare alla cerimonia di inaugurazione di Francoforte 2024, per condividere con tutti noi la bellezza della ricerca e il valore della conoscenza“, ribadendo a fronte delle accuse di non “aver ricevuto alcuna pressione o sollecitazione” e di averlo fatto “per adempiere con rigore alla responsabilità istituzionale“.

Se come ha detto più di un intellettuale, si arriva a comprimere il diritto di parola “per compiacere il potere” e “a tacitare le voci”, rischia di vacillare la democrazia con tutti i suoi baluardi.

Speriamo solo si tratti non di censura o di un qualche speciale editto bensì solo di un brutto scivolone…

Potrebbe piacerti anche

Il corto circuito delle emozioni

La Polizia di Stato a Caivano per una cittadella della legalità

Il mare e le sue tempeste

La disperanza degli adolescenti

Le favole senza lieto fine

Fabiana Sergiacomo Mag 15, 2023
Share this Article
Facebook TwitterEmail Stampa
Pubblicato da Fabiana Sergiacomo
Fabiana Sergiacomo, funzionario del Miur, appassionata della mia città e della sua inesauribile cultura. Dotata di una passione sconfinata per la lettura, la scrittura e l'arte che Napoli offre in ogni angolo e in ogni suo tratto caratteristico.
Previous Article Fantasy Day 2023: Nuovo Sponsor Ufficiale e annuncio Gara Cosplay Kids!
Next Article INTI-ILLIMANI & GIULIO WILSON in concerto a Napoli (Teatro Bolivar) il 24 e 25 maggio
Raccolta fondi

Ultime notizie

Il corto circuito delle emozioni
58 minuti fa Fabiana Sergiacomo
La Costiera Amalfitana sposa l’eleganza del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG
1 ora fa Redazione
WISH il film Disney di Natale dal 21 dicembre al cinema
1 ora fa Redazione
OTTOBRE MESE DELL’INNOVAZIONE: GIFFONI E’ PROTAGONISTA
1 ora fa Redazione
GEVI NAPOLI, PARTENZA COL BOTTO: A SASSARI E’ DOMINIO AZZURRO
10 ore fa Jacques Pardi
Inspector Gadget: Mad Time Party [PLAYSTATION 5 – RECENSIONE]
18 ore fa Danilo Battista
CHIAVARINCOSPLAY
19 ore fa Danilo Battista
Dal 12 ottobre al cinema “Normale” di Babinet (Vincitore Giffoni)
1 giorno fa Redazione
DARIO SANSONE CANTA “BELLA CIAO” IN NAPOLETANO
1 giorno fa Redazione
‘O Lavinaio e la peste a Napoli
1 giorno fa Luciana Pasqualetti

You Might Also Like

Riflessioni Senza Linea

Il corto circuito delle emozioni

58 minuti fa
Riflessioni Senza Linea

La Polizia di Stato a Caivano per una cittadella della legalità

5 giorni fa
Riflessioni Senza Linea

Il mare e le sue tempeste

2 settimane fa
Riflessioni Senza Linea

La disperanza degli adolescenti

4 settimane fa
Senza LineaSenza Linea

© Senzalinea testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 11/11/2015.Direttore Responsabile Enrico Pentonieri

Questo sito utilizza cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Accept Reject Read More
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
ACCETTA E SALVA
Welcome Back!

Sign in to your account

Lost your password?