Ludovic-Mohamed Zahed è un giovane uomo che ha fatto una scelta di vita coraggiosa e difficile. Partito da una forte vocazione a cui non ci si può opporre, ha avuto l’ardire di riuscire a coniugare la sua attitudine religiosa con la propria sessualità. Ludovic è il primo Imam apertamente gay. Omosessualità religione che per qualsiasi “credo” sono due concetti difficili da collimare. Eppure…!!
Di nazionalità franco-algerina ha fondato a Parigi la prima moschea europea con l’intento di ospitare le comunità musulmane LGBT e quelle femministe.
Inutile dirvi che la sfida lanciata da questo giovane è concepita come una provocazione blasfema.
Ludovic manifesta la volontà di diventare Imam già da ragazzino, è un praticante devoto, prega, digiuna e a 17anni recita già il Corano a memoria. Studia i testi islamici con immensa devozione. Nel contempo si scopre omosessuale cosa che lo fa allontanare dal mondo religioso. Decide di approfondire la sua condizione e prende un dottorato in psicologia. “Solo conoscendo te stesso, puoi comprendere gli altri” dice. Dopo quasi dieci anni di studi e riflessioni torna al suo primo amore, la fede, con le idee finalmente chiare.
“Nel Corano l’omosessualità non è mai citata, e le violenze esercitate contro gli omosessuali in Iraq o in Arabia Saudita sono frutto di una sbagliata interpretazione di esso che sfocia nel fanatismo religioso”.
Recentemente ha sposato una coppia lesbica in Svezia.
Definisce la sua moschea inclusiva con il fine di avvicinare le persone e tutelare gli inalienabili diritti umani.
E’come se Ludovic con la sua forte fede e la sciolta parlantina volesse sfidare la storia!
Oggi è un uomo di 43 anni, molto conosciuto e rispettato, difeso a spada tratta dalla comunità LGBT ma violentemente attaccato da quella parte dell’Islam tradizionale che vede in lui un apostata da allontanare il più presto possibile.
“ Le adesioni superano le minacce, un giorno il mondo sarà un posto meno oscuro” profetizza!
La forza di un giovane che “sceglie di non scegliere” tra la propria sessualità e la propria fede infonde coraggio un po’ a tutti. Mi auguro di sentirne ancora parlare come colui che da solo ha dato vita ad una nuova era, facendoci porre una semplice domanda: ma all’Islam moderno manca qualcosa?