Nel nostro Paese si producono oltre tre milioni di tonnellate di pasta all’anno e il consumo medio personale si aggira intorno ai 24 chili all’anno. La maggior parte degli italiani ne mangia almeno 1 piatto al giorno. È un alimento che piace, e ha un costo relativamente basso.
Negli ultimi anni, però, i carboidrati sono stati erroneamente considerati «nemici» della linea, perciò molte persone che intraprendono una dieta dimagrante, tra i primi alimenti che tolgono sono la pasta e il pane.
Eppure sappiamo che circa la metà dell’energia di cui abbiamo bisogno quotidianamente dovrebbe derivare dai carboidrati. «La pasta è ricca di carboidrati complessi, ovvero amidi e fibre, che sono quelli che dovrebbero essere prevalenti, rispetto agli zuccheri semplici come il saccarosio, il fruttosio o il lattosio. Per chi desidera perdere peso il consiglio è quello di ridurre le porzioni, seguire lo schema alimentare di tipo mediterraneo e incrementare l’attività fisica. Ovviamente se una persona ha il diabete sarebbe preferibile puntare sulla pasta integrale. Vale comunque sempre la regola che, pur tenendo presenti le linee guida generali ogni regime alimentare va personalizzato in base alle esigenze legate allo stile di vita, alle caratteristiche fisiche e fisiologiche alla sua anamnesi e ai gusti personali».
ADESSO SFATIAMO UN MITO:
La pasta la sera? Mai, fa ingrassare.
Milioni di italiani non la consumano per paura di ingrassare o come erroneamente pensano troppo pesante e comprometterebbe il sonno. In realtà non è così, secondo uno studio pubblicato di recente sulla rivista The Lancet Public Health sarebbe stato dimostrato che mangiare pasta a cena, non solo aiuta il riposo notturno, stimola la produzione della serotonina, fa bene al cuore e non fa ingrassare. La ricerca spiega che possiamo mangiare tranquillamente un piatto di pasta a cena, soprattutto se siamo stressati e soffriamo d’insonnia, perchè grazie alla pasta, dormire bene riduce gli ormoni responsabili della fame e non favorisce l’aumento di peso, in oltre la pasta favorisce anche il rilassamento muscolare. Ovviamente il piatto di pasta non deve essere mai superiore agli 80 grammi a testa, deve essere cotta al dente e condita o con olio a crudo e un po’ di parmigiano o con una salsa fresca di pomodoro sempre con 1 filo di olio E.V.O. a crudo. Insomma togliere la pasta dalla nostra dieta è scorretto, la ‘carboressia‘ infatti non solo non ci aiuta a dimagrire, ma ci peggiora l’umore.