Di che si tratta?
Monster Energy Supercross 2 è il secondo gioco che l’italianissima Milestone dedica al campionato mondiale Supercross. Come sempre accade per i giochi della casa milanese ogni sequel è un’evoluzione del titolo precedente e non una “rivoluzione”. Basterà questo a farlo apprezzare dai fan di questo sport così spettacolare?
Ci vuole una “fisica” bestiale!
A prima vista Monster Energy Supercross 2 non sembra presentare molte innovazioni rispetto al suo predecessore. La situazione però cambia repentinamente appena si scende in pista. Con questo secondo capitolo Milestone ha dimostrato tutto il suo impegno per risolvere i problemi riscontrati nel predecessore. Il gioco è cambiato profondamente rispetto al predecessore, i giocatori dovranno prestare ancora più attenzione ad ogni salto, ogni sterzata, ogni accelerazione; la vittoria sarà una meta, a volte, difficile da raggiungere. Una grossa mano ve la darà l’attivazione del Flow Aid, che indicherà la traiettoria ideale da seguire. Altrettanto valida è la possibilità di controllare gli Scrub, cioè le acrobazie caratteristiche delle discipline su due ruote su sterrato che, se compiute nella maniera corretta, permetteranno al pilota di non saltare troppo in alto e risparmiare tempo sul circuito.
L’agenda del campione
La prima grande novità aggiunta da Milestone in questo nuovo capitolo dedicato a tutti gli amanti del Motocross e Supercross è l’Agenda. Con questo nuovo strumento sarà possibile programmare la settimana, in modo da preparare il vostro alter ego per affrontare ogni sfida proposta dal gioco, permettendo di scegliere l’attività da portare a termine ogni giorno della settimana. Potremo organizzare allenamenti, incontri con la stampa ed i fan, giornate promozionali o affrontare varie sfide per migliorare le proprie abilità. Alla fine dell’allenamento guadagneremo esperienza. Insomma l’agenda di un pilota di supercross può essere molto fitta!
Iniziamo!
In Monster Energy Supercross 2 oltre la possibilità di divertirsi liberamente nel compound le modalità sono le classiche Carriera, Campionato e Time Attack. Sono sono inclusi tutti i piloti delle tre classi che compongono l’AMA Supercross Championship, ovvero 450, 250 East e 250 West, e sono presenti tutte le moto ufficiali: Honda, Kawasaki, Suzuki, Yamaha, Husqvarna e KTM. l campionati a cui iscriversi sono due:quello orientale e occidentale. La differenza risiede nei tracciati: ciascuno ne ha sette esclusivi mentre due (Indianapolis e Las Vegas n.d.r.) sono condivisi.
Soldi, soldi soldi!
Con i soldi guadagnati nelle gare si possono comprare potenziamenti per la moto mentre l’esperienza sblocca nuovi outfit ed esultanze che ovviamente non impattano sulle prestazioni della moto, ma possono invece attrarre sponsor più prestigiosi. Nel primo capitolo questa fase non era molto bilanciata: in poco tempo si riusciva a disporre dei soldi necessari per elaborare al massimo la moto. In questo seguito i progressivi saranno più lenti stimolando anche le attività che aumentano l’esperienza. Anche le sponsorizzazioni hanno subito un’evoluzione: prima si sceglieva quello che pagava di più per ogni vittoria, qui si può preferire, per esempio, uno sponsor che premia l’esposizione mediatica
Un’eperienza Impegnativa
Il tasso di difficoltà di Monster Energy Supercross 2, così come il predecessore, è ostico. Nella realtà questa disciplina si svolge all’interno di stadi dove, degli spalti, il pubblico può seguire lo spettacolosenza perdere nessun particolare. I tracciati sono molto compressi, pieni di curve che rendono impossibile correre “a manetta”: l’acceleratore va dosato con parsimonia, non ci si deve far prendere dalla frustrazione e bisogna stare molto attenti alle traiettorie. Le situazioni frustranti possono essere limitate sia lavorando sul set-up della moto, sia ripetendo gli ultimi istanti prima della caduta grazie all’immancabile rewind. I piloti gestiti dalla CPU , già al livello intermedio, gareggiano molto bene. Il gioco insomma va affrontato con la giusta applicazione.
Tecnicamente parlando
Il comparto grafico, di buon livello, non ha subito grosse modifiche ed è gradevole. C’è una buona cura nella realizzazione delle moto e dei piloti, mentre gli stadi si assomigliano un po’ troppo. La visuale in prima persona risulta ancora poco fruibile, Il sistema di collisioni è poco coerente con avversari che non cadono facilmente e cadute rovinose dovute a contatti quasi impercettibili con le barriere di protezione. Realizzato con molta cura il comparto audio, in particolare la colonna sonora. Migliorato l’editor dei tracciati che potrete caricare in rete e condividere con amici e sconosciuti. Ancora acerbo il comparto multiplayer.
Concludendo