Se non è un match point sprecato, poco ci manca: il Napoli di Garcia si fa rimontare al “Maradona” dall’Union Berlino, fanalino di coda del Gruppo C di Champions League, e tiene in vita le speranze di qualificazione dello Sporting Braga, battuto nettamente a Madrid.
Dopo un primo quarto d’ora di studio, il Napoli ha preso in mano il gioco, alzando il ritmo e andando vicino a scardinare il bunker tedesco in più occasioni: prima la bella parata di Rannow su Zielinski, poi il palo di Natan, infine il gol annullato ad Anguissa per fallo di Di Lorenzo.
La pressione azzurra ha dato i suoi frutti sul finire del primo tempo, quando Politano ha corretto di testa in rete la deviazione di Diogo Leite su cross basso di Mario Rui, al termine di un’azione avvolgente: vantaggio meritato, e ospiti pericolosi solo nel recupero con la punizione (molto discutibile) di Juranovic finita sul palo esterno alla destra di Meret.
A inizio secondo tempo i partenopei hanno attaccato ancora alla ricerca del raddoppio, sfiorandolo con Zielinski su magia di Kvara, ma nel miglior momento del Napoli ecco il suicidio: su di un corner battuto fin troppo in fretta, il tiro di Politano è finito sui piedi di Laidoni, bravo e fortunato a innescare un mortifero contropiede che trovava la difesa azzurra totalmente sbilanciata.
Il miracolo di Meret su Becker si è rivelato vano, visto che Fofana ha avuto gioco facile nel ribattere in rete e riequilibrare il punteggio: nonostante più di 40′, recupero compreso, a disposizione, gli uomini di Garcia hanno finito per attaccare con frenesia e imprecisione, pagando alla lunga la stanchezza e rischiando anche qualcosa nei minuti conclusivi del match.
L’1-1 finale, sicuramente deludente, cambia poco in termini di chances di qualificazione, visto che al Napoli basterà comunque un punto nell’ultima partita in casa col Braga, e che il passaggio agli ottavi potrebbe anche arrivare nel prossimo turno se i portoghesi dovessero perdere in casa con l’Union Berlino.
Più che il risultato, a lasciare l’amaro in bocca è la possibilità di ipotecare definitivamente il passaggio del turno, soprattutto considerando che gli avversari erano reduci da ben 12 sconfitte consecutive.
Com’era prevedibile, sul banco degli imputati è finito ancora una volta Garcia, al quale però si possono imputare i cambi poco tardivi o l’insistere sempre sulla stessa formazione titolare, ma che ha poche responsabilità sui tanti errori individuali dei suoi giocatori, come in occasione dell’assurdo gol subito dall’Union.
In un clima, tanto per cambiare, avvelenato, arriva una sfida delicata contro l’Empoli di Andreazzoli, reduce dalla sconfitta di Frosinone ma capace, di recente, di battere a domicilio la Fiorentina del tanto reclamizzato Italiano.
Il tecnico di Nemours, contrariamente alle previsioni, potrà contare su Rrahmani, non convocato per la partita tra Kosovo e Israele, ma potrebbe essere comunque Ostigaard ad affiancare Natan in difesa, con Olivera di nuovo titolare a sinistra.
A centrocampo Elmas e Cajuste reclamano spazio, così come Lindstrom e Simeone in attacco, ma ipotizzare un turnover tanto spinto nell’ultima partita prima della sosta appare abbastanza improbabile.
L’Empoli ha vinto solo 2 degli 8 precedenti giocati a Napoli in Serie A, venendo sconfitto in 7 occasioni con 2 pareggi: l’ultima sfida si è giocata esattamente un anno fa, l’8 Novembre 2022, e agli azzurri servì un rigore di Lozano a 20′ dalla fine per sbloccare il risultato, con il raddoppio di Zielinski arrivato solo nel finale.
L’anno prima era andata malissimo agli uomini di Spalletti, battuti il 17 Dicembre 2021 da un “gollonzo” di Cutrone, con il pallone finito in rete dopo un rimpallo tra i colpi di testa di Anguissa e dell’ex Milan.
L’ultimo pareggio tra le due squadre risale al 7 Dicembre 2014, quando l’Empoli di Sarri costrinse il Napoli di Benitez a rimontare da 0-2 con le reti di Zapata e De Guzman.
Vincere contro i toscani significherebbe vivere una sosta finalmente più serena, dopo la burrasca seguita alle sconfitte con Lazio e Fiorentina, e terrebbe gli azzurri in corsa per tutti gli obiettivi, nonostante una prima parte di stagione piena di polemiche: serve assolutamente vincere, per guardare con più ottimismo al futuro.