Guai a dare troppo presto per finito il Napoli: gli uomini di Spalletti, nel momento più difficile del campionato, battono il Milan a San Siro, agganciandolo al secondo posto e ricacciando indietro l’Atalanta e le altre pretendenti alla Champions.
Citando “E’ stata la mano di dio”, l’ultimo capolavoro di Paolo Sorrentino, gli azzurri non si sono disuniti, e nonostante il perdurare delle assenze di tanti big hanno sfoderato una grande prestazione al cospetto di un avversario temibile, anche se a sua volta rimaneggiato.
Il bel gol di Elmas su perfetto corner di Zielinski ha messo la gara sui binari giusti per i partenopei, schierati egregiamente dall’ex tecnico dell’Inter che ha azzeccato tutte le mosse.
Petagna e Lozano, preferiti a Mertens e Politano, hanno disputato una partita di grande generosità, ripiegando costantemente in difesa e consentendo alla squadra di saltare il pressing rossonero.
La grande prova di Zielinski ha coperto le indecisioni di Demme, mentre Anguissa è parso in crescita anche se non al top: l’ingresso di Lobotka per il tedesco, nella ripresa, ha consentito al Napoli di controllare ancora più agevolmente un match in cui gli azzurri hanno rischiato relativamente poco.
Da elogiare anche l’ottima prova dei difensori, su tutti i due centrali Rrahmani e Juan Jesus, che hanno lasciato le briciole ad Ibra e Giroud: il francese ha dovuto sotterrare il difensore brasiliano per superarlo, dando vita alla carambola che aveva regalato il pareggio a Kessie nel finale.
Fa sorridere il fatto che il VAR abbia richiamato Massa per un fuorigioco attivo (e, regolamento alla mano, ineccepibile) dello stesso Giroud piuttosto che per la mossa di wrestling dell’ex Chelsea, ma ciò che conta è che la rete sia stata annullata, restituendo al Napoli una vittoria meritata per quanto visto nell’arco dell’incontro.
Il tempo per godersi l’impresa del Meazza è già finito, visto che stasera (ore 20:45) si torna di nuovo in campo: al “Maradona” arriva lo Spezia, nell’ultimo impegno del girone di andata ed anche del 2021.
Tre giorni sono pochi anche per recuperare gli infortunati, ad eccezione di Mario Rui, mentre Insigne, che sembrava pronto al rientro, è costretto a restare ai box per via della positività al covid riscontrata ieri mattina.
Poche dunque le novità di formazione: in difesa il ritorno del portoghese dovrebbe restituire Di Lorenzo al suo ruolo di terzino destro, con Malcuit dirottato in panchina, mentre in mediana Demme farà probabilmente spazio a Lobotka.
Mertens ritroverà una maglia da titolare al centro dell’attacco, con Politano, Elmas e Zielinski alle sue spalle, mentre Petagna, Ounas e Lozano potranno dare una mano a partita in corso.
L’unico precedente in Serie A giocato a Napoli tra le due squadre risale allo scorso anno, e rappresenta una delle pagine più nere dell’ultimo campionato: il 6 Gennaio la squadra di Gattuso, in vantaggio prima di un gol e poi di un uomo, riuscì a farsi battere in rimonta sprecando la rete di Petagna ed una marea di altre clamorose occasioni.
Il ricordo nefasto di quella partita e la più recente beffa casalinga subita dall’Empoli devono mettere in guardia gli azzurri, che tra l’altro avranno ancora addosso le scorie del duro match di San Siro.
Anche nella conferenza stampa di ieri, Spalletti ha sottolineato come sarà necessario lo stesso spirito battagliero messo in mostra a Milano per venire a capo di una partita semplice solo in apparenza, senza lasciare altri punti preziosi per strada.
Il campionato è ancora lungo, ma dopo la partita di domenica il Napoli è consapevole di avere ancora tante fiches da giocarsi sul tavolo dello scudetto.