Settimana di sosta per il campionato di Serie A, che lascia spazio allo stage della Nazionale, durante il quale Roberto Mancini valuterà eventuali inserimenti nel gruppo che dovrà cercare la qualificazione ai Mondiali in Qatar attraverso i playoff di Marzo.
In tal senso la riesumazione di Balotelli, finito a svernare in Turchia, non lancia segnali particolarmente incoraggianti sulla salute del nostro calcio, ma resta l’auspicio che quel che abbiamo sia sufficiente a battere Macedonia del Nord e Portogallo, e ad evitare la seconda, disastrosa assenza consecutiva dell’Italia dalla fase finale di Coppa del Mondo.
La sosta arriva al momento giusto per il Napoli, nonostante gli ottimi risultati ottenuti dagli uomini di Spalletti nel mese di Gennaio: queste due settimane permetteranno infatti ai tanti reduci dagli infortuni e dal covid di recuperare la migliore condizione fisica.
Inoltre a breve si concluderà la Coppa D’Africa, e di conseguenza torneranno a disposizione anche Anguissa e Koulibaly, che non indossano la maglia azzurra da quasi due mesi.

La competizione africana era stata vista come un autentico spauracchio ad inizio stagione, visto che a Gennaio avrebbe privato il Napoli della sua spina dorsale, ma il campo ha detto altro: sono arrivate infatti tre vittorie consecutive con Sampdoria, Bologna e Salernitana, dopo il prezioso pareggio dell’Allianz Stadium di Torino, che ha tenuto a distanza la Juventus in chiave Champions.

Unico neo la pesante sconfitta in Coppa Italia contro la Fiorentina, arrivata comunque ai supplementari dopo il pareggio raggiunto in 9 nel finale grazie a Petagna.
L’ottimo inizio di 2022 ha consentito ai partenopei di rimettersi in carreggiata, dopo il disastroso Dicembre in cui le tre sconfitte interne di fila ed il rocambolesco pareggio col Sassuolo hanno vanificato l’impresa compiuta nella San Siro rossonera, allontanando il Napoli dalla vetta della classifica occupata con merito fino al 4-0 ai danni della Lazio di fine Novembre.

In particolare i due k.o. casalinghi con Empoli e Spezia, rimediati con un gollonzo ed un autogol senza subire veri tiri in porta, sono destinati a pesare tantissimo nell’economia del campionato azzurro: fossero stati ottenuti almeno 3 o 4 punti, oggi il Napoli sarebbe a un’incollatura dall’Inter capolista, con chance di titolo ancora intatte.
Anche se giustamente Spalletti ha sempre rifiutato qualunque alibi, non va comunque dimenticato l’autentico tsunami di infortuni e contagi (oltre alla “prevista” Coppa d’Africa) che ha travolto la sua squadra a partire dal match contro l’Inter.
In questi due mesi e mezzo il Napoli ha dovuto rinunciare, per periodi più o meno lunghi, ad Ospina, Malcuit, Manolas (scappato in Grecia a mercato chiuso), Koulibaly, Mario Rui, Fabian, Anguissa, Zielinski, Insigne, Lozano, Politano, Ounas ed Osimhen.
Più di mezza squadra, in pratica, assente addirittura in contemporanea in alcuni frangenti come a Torino: anche se non bastano a spiegare le deludenti sconfitte con toscani e liguri, queste defezioni rendono l’idea di quanto sia stato difficile il lavoro del tecnico di Certaldo negli ultimi 70 giorni.
Anche se il momento del Napoli è positivo, la sosta è dunque gradita, anche perché gli azzurri sono attesi da un Febbraio incandescente e probabilmente decisivo per le sorti della loro stagione, sia in campionato che in Europa League.
Spalletti ed i suoi dovranno infatti affrontare Inter in casa e Lazio all’Olimpico, oltre alle due importantissime sfide europee contro il Barcellona ormai orfano di Leo Messi.
In particolare, le prossime due giornate di Serie A diranno probabilmente molto sulle possibilità del Napoli di rientrare in modo concreto nella lotta scudetto: mentre alla ripresa gli azzurri saranno impegnati a Venezia, andrà in scena il derby di Milano, e la settimana successiva ci sarà lo scontro diretto al “Maradona” con i nerazzurri di Inzaghi.
Se il Napoli riuscirà a riguadagnare terreno sull’Inter al termine di questa doppia sfida, potrebbe provare a contendere il titolo fino all’ultimo ai Campioni in carica, anche perché a quel punto il calendario potrebbe essere amico dei partenopei.
Mertens e compagni infatti giocheranno tutti gli scontri diretti in casa, ad eccezione della trasferta di Bergamo contro l’Atalanta, e affronteranno l’ultima “big”, la Roma, a metà Aprile, con la possibilità non tanto remota di mettere a segno un filotto di vittorie finale.
Senza andare però troppo in là con calcoli e tabelle, sarà dunque fondamentale dare il massimo in questo Febbraio di fuoco, con la ragionevole speranza che il Napoli possa giocarsi tutte le sue carte senza dover pagare ulteriori debiti alla malasorte.