Trama: Un racconto profondamente immaginativo che esplora la fantasia dei bambini, le loro paure, le loro inquietudini. Anthony Browne accompagna il lettore in un indimenticabile viaggio nelle viscere di un bosco pieno di mistero, dove si incontrano ben riconoscibili personaggi di altri racconti e dove niente è ciò che sembra.
Kalandraka
Recensione: Il bosco, location perfetta per tante fiabe, sia classiche che moderne ed è proprio in un bosco che il protagonista incontra personaggi facilmente riconoscibili.
Il bambino che ci accompagnerà in queste bellissime pagine è triste, il suo papà non torna più a casa, sul volto della madre si legge dolore e lui non sa più come manifestare questa mancanza, arriva ad appiccicare bigliettini con scritto “Papà torna a casa” in ogni dove. La mamma, per farlo distrarre gli propone di portare una torta alla nonna malata e gli raccomanda di non prendere la strada nel bosco. Ovviamente, sia io che i piccoli A. & R. abbiamo pensato a Cappuccetto Rosso, la storia prende la stessa piega: il protagonista non seguirà i consigli della madre, ma si inoltrerà nel luogo proibito e lì incontrerà noti personaggi delle fiabe, fino a che non gli si materializzerà davanti un cappottino rosso.
Il finale sembra seguire la linea della conosciutissima favola, ma ci sarà una bellissima sorpresa!
Le tavole sono ricche ed affascinanti, durante il percorso nel bosco solo il bambino è colorato, tutto il resto è nella scala dei grigi regalando l’idea di un’illusione, di un sogno. L’illustrazione più bella è quella in cui il protagonista indossa il cappottino rosso: è stato divertentissimo scoprire insieme ai miei bambini oggetti “fiabeschi” celati sapientemente nella tavola: l’arcolaio della Bella addormentata; la scarpetta di Cenerentola; la torre di Raperonzolo… E’ come se, una volta indossata la mantella, il bambino fosse stato risucchiato definitivamente nel mondo delle favole.
Un racconto totalmente immaginativo che scatena la fantasia ed aiuta a risolvere grandi paure come l’abbandono e l’incognito.
Anthony Browne
(Sheffield, Inghilterra, 1946) Laureato al Leeds College of Art, si è specializzato in graphic design. Il suo desiderio perfezionista per la rappresentazione della figura umana deriva dall’influenza dei suoi primi lavori, come fumettista di soggetti medici in un ospedale di Manchester. La sua dedizione all’illustrazione per bambini corrisponde a una fase successiva, come designer di biglietti di auguri. Il suo stile rivela un interesse per i pittori surrealisti, le scene oniriche e l’introduzione di strani elementi nelle illustrazioni. Tra i premi che ha ricevuto nel corso della sua carriera ci sono la Kate Greenaway Medal, il Kurt Maschler Award e la Children’s Laureate Medal 2009. Soprattutto il premio Hans Christian Andersen nel 2000 per il suo lavoro nel suo complesso. È stato il primo britannico ad ottenere questa distinzione, dal 1956. È uno degli autori inglesi più prestigiosi per il suo contributo allo sviluppo di nuovi modi di leggere, vedere e relazionarsi con il linguaggio plastico. Lo dimostrano titoli come “Gorilla”, “Changes”, “The tunnel”, “Zoo” e la serie “Willy”. I critici dicono del suo lavoro che crea un universo pieno di riferimenti culturali e artistici, indizi visivi e indizi che valorizzano l’intelligenza del lettore per completare e interpretare il testo, indipendentemente dall’età.