Simpatico, eclettico e anche molto umile, Antonio Sorrentino, frontman dei Metrò, gruppo già conosciuto ad “Amici”, ma che ora comincia la sua carriera da solista con il progetto NYO. Dal 18 giugno il suo singolo “Tutto Finisce” sarà in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali. Un ragazzo dal grande talento e pieno di entusiasmo, che mi ha colpito davvero con la sua vitalità e la sua musica energica. Antonio ha cercato di raccogliere le sensazioni di tante persone, rabbuiate dal lockdown a cui siamo stati costretti e ne ha fatto musica. Un compito non semplice, ma che ha ridato speranza a tanti.
NYO è il nuovo progetto musicale di Antonio Sorrentino, anticipato dal singolo in uscita il 18 giugno in radio e su tutte le piattaforme digitali, e che segna il primo passo di una serie di pezzi che saranno rilasciati nei prossimi mesi. Un brano, nato insieme al suo pubblico, che scaturisce dalla voglia di chiudere gli occhi per guardarsi dentro ed esorcizzare il buio interiore attraverso un ritmo dai toni latini che rende visibile, fin dalle prime battute, la necessità di lasciarsi andare alla danza.
“Tutto finisce” rappresenta l’attimo che ognuno di noi aspetta di rivivere, il ritorno alla libertà proibita da questo periodo buio. Il testo si muove tra la lingua Italiana e quella Spagnola racchiudendo le più grandi passioni di NYO: dalla cultura e lingua spagnola fino alla danza, passando per il Flamenco fino al Reggaeton. Un invito a guardare al futuro per poter ballare, “fino a cadere” sotto El sol de Panama.
Ciao Antonio, innanzitutto a Senza Linea e complimenti per la tua musica. Come nasce l’idea di raccogliere le sensazioni delle persone durante il lockdown?
Beh innanzitutto in questo anno ho dovuto rimboccarmi le maniche e mi sono ritrovato ad insegnare a scuola, in quanto sono laureato in lingue ed insegno inglese e spagnolo a scuola, in una scuola media. Questo mi ha portato a confrontarmi ogni giorno con questi ragazzi, adolescenti, stra giovani (11-13 anni) e ho sofferto con loro ogni settimana, magari in d.a.d. una serie di situazioni, stati d’animo, chi reagiva in un modo, chi in un altro e quindi è nata spontanea la cosa. Diciamo che poi noi musicisti quando arriva l’estate siamo tentati dal voler fare il “tormentone” però non volevo fare una cosa banale e al contempo nemmeno pesante, sono state già fatte tante cose. Volevo parlare del ritorno alla libertà, al ballare, ma volevo anche spiegare perchè e ho raccontato un pò la storia, quello che veniva detto e ho raccolto tutto e l’ho messo in musica.
Quanto sei legato alla danza e al mondo latino?
Alla danza mi ci sono avvicinato di più tre anni fa, ho sempre ballato un pochino per fatti miei, mi sapevo muovere insomma, ma mi ci sono avvicinato di più grazie alla mia comitiva di amici, perchè loro sono tutti ballerini professionisti. Io vengo da una band, c’era un momento in cui bisognava prendere delle decisioni difficili, e con la danza sono riuscito a trovare uno sfogo, in un momento decisamente di depressione che c’è stato e la danza mi ha veramente salvato, e ho avuto modo di studiare un pò tutti gli stili (certo non posso mettermi alla mia età a studiare classico, però nell’hip hop eccello). Anzi ti faccio un piccolo spoiler: nel videoclip ballerò!
Sei campano come me, quanto sei legato alla tua terra?
Io sono di Castellammare di Stabia, ho perso un pò l’accento, ma sono legato tantissimo alla mia terra. Poi ti dico la verità, ho una marea di parenti perchè devi sapere che mia madre appartiene ad una di quelle famiglie composte da 7 fratelli e sorelle; i famosi pranzi festivi a Natale, non si contano nemmeno le persone… Però sono quasi due anni che non riesco a scendere e mi manca proprio l’energia, tu sicuramente mi capisci in questo: quando valichi il confine della Campania entri in un’energia cosmica. Io questa cosa la noto e mi manca da morire, anche il solo sentire la cadenza di mia zia o il rumore assordante a tavola, mi manca.
Il progetto NYO è nato da poco. Come mai hai deciso di distaccarti dal tuo gruppo: i Metrò?
In realtà non me ne sono staccato completamente. Dopo una serie di progetti, i talent, le età erano un pò diverse, i gusti musicali pure e le strade discografiche si sono separate. E’ difficile in una band mettere d’accordo tutti e quindi si è un pò perso l’entusiasmo, anche per via degli eventi televisivi, perchè sai che quando una cosa del genere va bene, allora va tutto bene, se va male o c’è una solida base di amicizia con supporto vicendevole o c’è il collasso. Noi non siamo proprio collassati, ma in modo naturale è arrivato questo distacco, forse è passato un pò l’interesse anche in concomitanza con quella mia depressione. Ma ti dirò la produzione di “Tutto finisce” è di Federico Fontana, il mio bassista dei Metrò, le chitarre, il chitarrista dei Metrò, Luigi Tarquini, quindi in qualche modo loro ci sono in questo mio nuovo progetto, mi supportano, abbiamo trovato un modo. Non c’è quindi stato un episodio in cui abbiamo litigato, ma un cambio di interessi personali: io dovevo tornare a fare musica e loro i musicisti. Qualsiasi cosa io possa fare che possa coinvolgerli lo farò.
Che progetti ci sono per il futuro?
Sono fuori dalle scene da un pò, sono curioso di capire ora cosa succede, è un cambiamento drastico, ora mi ritrovo a dover affrontare tutto da solo, perchè è il mio progetto ci metto solo io la faccia, è un nuovo percorso per me. Ho scritto tante canzoni italo-spagnole, anche solo in spagnolo. Mi piacerebbe un lancio internazionale, in America Latina o in Spagna. Spero che riesca in questo.
I nostri migliori auguri ad Antonio!
BIOGRAFIA:
Antonio Sorrentino nasce a Castellammare di Stabia il 18/11/1991. È autore e compositore. Laureato in Lingue Straniere, studia canto, danza e recitazione sin da bambino fino a diplomarsi in “Voicecraft”.
Vincitore del Festival Show esibendosi alla finale all’Arena di Verona e del Deejay on Stage in collaborazione con Radio Deejay, nel 2015 entra a far parte del cast di Amici di Maria de Filippi con la sua band Metrò, con la quale pubblica diversi singoli nel corso degli anni tra cui “130 volti”, “Uno Qualunque”, “Tu Sei L’universo” e “Giove”. Nel 2017 entra a far parte del cast del Festival di Castrocaro in diretta su Rai 1 con l’inedito “Via d’uscita”.
Nel 2020 entra a far parte del Cast de “La Divina Commedia Opera Musical” interpretando i ruoli di Pier delle Vigne/ Arnaut Daniel, sotto la regia di Andrea Ortis, con le musiche di Marco Frisina e la voce narrante interpretata da Giancarlo Giannini.
Nel mese di Giugno 2021 da il via al nuovo progetto da solista sotto il nome d’arte NYO. “Tutto finisce” è il singolo di apertura.