Il Palazzo Ravaschieri di Satrianao, è stato uno dei primi palazzi ad essere edificato lungo la Riviera di Chiaia infatti è datato 1605 come testimonia la chiave di volta del portale
Venne realizzato per volontà del Principe Ravaschieri di Satriano ed in seguito dal vicerè don Antonio Pedro Alvarez del Toledo, marchese di Astorga e ambasciatore presso il Vaticano. Nel 1672 fu sostituito dal viceré il marchese diAstorga e successivamente dal marchese di Los Velez che lo abitò fino al 1682 che fece rifare la facciata. Fu ampliato e restaurato dall’architetto napoletano Ferdinando Sanfelice nel XVIII secolo, il quale aveva preso in moglie una componente della nuova famiglia proprietaria, i Ravaschieri.
Nella sua permanenza napoletana, vi fu accolto per lungo tempo anche Goethe
che lo menziona nelle sue memorie. La facciata si innalza su cinque piani, con il basamento che ospita il semplice portale in pietra lavica bugnata, mentre la seconda linea di balconi è sormontata da timpani spezzati nei quali sono inseriti dei busti. all’interno dell’edificio, troviamo il cortile e la scala attribuiti a Ferdinando Sanfelice, mentre uno degli appartamenti del secondo piano venne decorato dall’architetto Gaetano genovese, ingaggiato nel 1826 dal signor Persico, che ne era il proprietario . L’ingresso secondario su vico Satriano conduce a un bel cortile ornato da statue marmoree.
Negli interni vi sono ancora volte affrescate del ‘700, attribuite a Crescenzo Gamba, e dell’800.
Il palazzo, nel tempo, ha subito sopraelevazioni e manomissioni ed è come ci appare oggi. All’esterno del Palazzo oggi possiamo trovare alcuni negozi, il più famoso è quello di Eugenio Marinella, che nel 1914 decide di aprire un negozio tutto suo a Napoli. Dopo poco tempo, la boutique diventa un punto di riferimento per tutti coloro che aspirano ad avere un aspetto elegante, negli anni Ottanta il nome Marinella comincia a sbarcare fuori confine.