Un esercito di falsi negativi: questa la conclusione a cui sono giunti gli studiosi del Covid allo stato attuale.
Numeri da capogiro tra tamponi positivi, ricoveri e purtroppo morti per colpa del coronavirus, a cui bisogna aggiungere un numero consistente di positivi non ancora positivi nonostante i tamponi.
La spiegazione va rinvenuta in una pluralità di situazioni tra cui le vaccinazioni che, accelerando il riconoscimento del virus da parte del sistema immunitario, non permettono la rilevazione della positività per la carica virale tanto bassa da non essere avvistata dai tamponi anche quando i sintomi sono lampanti ; la presenza sempre più diffusa e virulenta di varianti fortemente contagiose e la leggerezza di alcuni sintomi che rendono superfluo il tampone e quindi i positivi restano sottobanco senza poter essere conteggiati e senza le necessarie precauzioni relazionali.
Malgrado le temperature elevatissime di queste settimane, il virus e’ talmente in circolazione che a breve parrebbe toccarsi il picco di questa ennesima ondata che non ha aspettato la consueta stagionalità autunnale per presentarsi gagliarda ma con un colpo di coda preoccupante sta tempestando di contagi e ricoveri tutte le città della Penisola da Nord a Sud con una Europa che non sta di certo meglio!
I virologi e/o epidemiologi si dividono tra chi considera questa ennesima ondata una conseguenza del venire meno delle forme di prevenzione (se si pensa che la mascherina in molti contesti ormai rappresenti una vera chimera e indossarla rende l’audace un alieno credulone dell’esistenza del virus ancora! ) e chi invece prospetta la fine del mondo alle porte!
Purtroppo, anche a non volersi schierare ne da un lato ne dall’altro, resta la situazione di fatto che è preoccupante con un virus che continua a mutare pelle e a non lasciarci tregua, divenendo sempre qualcosa “in più “ e mai in meno !
Il virus non è nemmeno più il solo a cercarci di rovinare la vita: a pensarci a questo ci sono anche il virus delle scimmie -vaiolo- che continua a serpeggiare tra le persone e non da ultimo come gravità la diffusione del batterio west nile trasportato amabilmente dalle zanzare di cui si contano già vittime anche in Italia.
Insomma un mondo che si sta trasformando e si sta sgretolando davanti ai nostri occhi incapaci di dar fronte ai cambiamenti di vita a cui siamo sottoposti: siccità, natura e ambienti fragili e feriti, vulnerabilità del pianeta, diffusione di malattie pericolose e contagiose su scala globale e non più territorialmente circoscritte.
Un Pianeta che protesta e chiede aiuto ma che vive nella indifferenza più totale degli uomini che pur avviando discorsi ecologisti e ambientalisti non riescono a risolvere in radice i veri problemi che affliggono la natura che ci circonda .
Covid, vaiolo, west nile sono solo alcuni dei flagelli che colpiscono le nostre città e ci colgono ancora troppi impreparati: la prima reazione è stato proporre una quarta dose dai 60 in su senza considerare che una buona fetta di questa popolazione ha rifiutato le vaccinazioni ed è alle prese col pagamento delle multe per non essersi sottoposto senza alcuna valida ragione sanitaria al ciclo vaccinale indispensabile per tornare a vivere una vita normale ?!?
Siamo in una fase di stanca emotivo relazionale forse anche legata al periodo vacanziero che viviamo e quindi solo l’idea che il virus possa esserci e contagiare, viene rifuggita e rifiutata dai più che anche nella consapevolezza della positività continuano ad agire indisturbati con la loro bella carica virale.
La familiarità del virus ha sicuramente contribuito a cambiare l’atteggiamento nei confronti delle malattie in generale e questo sia per le persone comuni ancor più per i VIP più predisposti a raccontare di se dai letti di ospedale o dopo la scoperta drammatica di patologie oncologiche: quelle che fanno terrore solo a pronunciarle!
Colpisce con tenerezza l’apertura di uno schivo per antonomasia come Giovanni Allevi che dopo aver annunciato la scoperta di un mieloma che ha definito una malattia terribile con un suono melodioso…si è ripresentato più volte sui social per descrivere il dolore a volte insostenibile della malattia e la scrittura di un testo che immagina di presentare in orchestra quando avrà combattuto e vinto la sua battaglia!
Prima di lui Fedez con tanto di riprese dirette dall’ospedale eppure non mi sento di criticare tanta ostentazione di vita poiché condividere il dolore può generare in chi sta vivendo la stessa terribile esperienza un gesto di solidarietà…come una pacca sulla spalla per dire si cammina comunque insieme lottando per lo stesso motivo e non ci sono perché per come e perché è successo proprio adesso o proprio a lui o a lei?
Le domande spariscono forse solo per pochi secondi nella fase di empatia che si genera e si quintuplica sotto l’effetto dei social…è un po’ quello che aveva tentato Nadia Toffa che come Fedez e altri era stata subissata di tanto amore e solidarietà ma anche di una valanga di odio di haters.
Eppure l’effetto di alcuni influencer è quasi salvifico…se si pensa che la Ferragni è stata chiamata in causa niente di meno che dalla senatrice Liliana Segre in persona per continuare l’opera di testimonianza della memoria così importante e così sentita in tutta la sua vita di testimone delle atrocità della II guerra mondiale.
Una giovane donna con un popolo di fan che fa invidia a molti politici tanto che a fronte delle sue parole sulla pericolosità di Milano, il sindaco Sala non ha sguissato facendo finta di non sentire ma ha risposto direttamente alla Chiara più famosa di Instagram perché la forza dirompente delle sue parole è uno tsunami che molti temono.
E allora covid si e covid no, vaiolo, inquinamento, crisi politica non solo nazionale, guerra in Ucraina, inflazione alle stelle, zanzare killer vaccinazioni sono temi ancora troppi attuali per archiviarli in cantina e forse se chi ci governa pensasse un po’ meno a se stesso e alle poltrone da occupare sine die temendo forse anche giustamente come il giorno del giudizio universale le elezioni democratiche, potrebbe assistersi ad un vero cambiamento di rotta necessario per guardare al futuro e per averlo un futuro vivibile!
E se poi l’incapacità è tale da non riuscirci forse meglio affidarci alle melodie di Allevi, ai sogni di Jovanotti che impazza con il suo tour affollatissimo sulle spiagge italiane, alla saggezza e sfrontatezza della Ferragni che in questo marasma sembrano avere più cervello consapevolezza e coraggio dei tanti al potere.