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© 2022 Senzalinea testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 11/11/2015.Direttore Responsabile Enrico Pentonieri
Cucina

Pasqua a Napoli: I tre piatti tipici che non possono mancare a tavola

Maria Francesca Musto
Maria Francesca Musto 2 anni fa
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5 Min Lettura
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Chiunque decida di passare la Pasqua a Napoli, o che abbia voglia di portare un po’ della città partenopea a casa propria, sa che la cucina napoletana è tra le migliori d’Italia grazie ai suoi piatti tipici come la pizza, il casatiello o la pastiera.

Non si tratta certo di uno spuntino veloce da preparare quando all’ultimo momento si presentano gli amici a casa, ma di ricette sostanziose fatte di tempi lunghi. Ma, infondo, è risaputo che l’attesa aumenta il desiderio! Scopriamo insieme quali sono i 4 piatti imprescindibili da preparare per una Pasqua tutta napoletana.

Il casatiello napoletano salato 

Il casatiello napoletano è un rustico tipico della cucina napoletana preparato solitamente per il periodo pasquale. La sua forma, infatti, rappresenta i simboli di quelle date, come ad esempio le croci decorative che fissano le uova sulla torta.

Il nome Casatiello deriva dal dialetto napoletano “caso”, che significa formaggio, ovvero uno degli ingredienti più importante per fare questo tipico pane salato.

Il formaggio tradizionalmente usato nel casatiello è il pecorino romano, ma oggi giorno esistono molte ricette alternative che usano diversi tipi di formaggio come il parmigiano, l’emmenthal e il provolone.

Per quanto riguarda i salumi, la ricetta classica comprende il tipico salame napoletano e i ciccioli. Tuttavia, le variazioni sono all’ordine del giorno e alcune includono la mortadella e persino il prosciutto cotto.

La pastiera: uno dei dolci più famosi di Napoli 

La pastiera napoletana, nata nel 1500, ha una bizzarra leggenda alle sue spalle.

Si narra che Maria Teresa d’Austria, moglie di Ferdinando II di Borbone, fosse una donna impassibile, al punto da guadagnarsi il soprannome di “regina che non ride mai”.

Un giorno, il Re incaricò il suo pasticcere di creare un dolce che potesse far ridere la regina.

La leggenda narra che fu proprio la pastiera a stupire finalmente la regina che, inebriata dal profumo di fiori d’arancio, sorrise spontaneamente.
Quanto ci sia di vero in questa storia è irrilevante. Quello che è certo è che la pastiera si è guadagnata il suo posto come dolce tipico della Pasqua napoletana.

L’impasto di questo buonissimo dolce partenopeo è a base di grano, ricotta e zucchero, profumato con l’acqua di arancio o altri aromi.

A Napoli ogni famiglia ha una propria ricetta della pastiera, tramandata di generazione in generazione, per cui è davvero difficile fornire delle indicazioni standard su come prepararla. L’unica cosa certa è che viene sempre decorata in superficie con i tipici rombetti.

Un piatto napoletano semplice ma delizioso: La zuppa di cozze 

La zuppa di cozze è la pietanza tipica da mangiare la sera del giovedì santo a Napoli, quando si è seduti a tavola con tutti i parenti.

Come la maggior parte dei piatti napoletani, anche la zuppa di cozze nasconde una curiosa leggenda. Si narra, infatti, che il popolo napoletano abbia iniziato a mangiare questo delizioso piatto grazie ad un “capriccio” del Re Ferdinando I di Borbone.

La leggenda narra che al monarca spagnolo piacessero così tanto le cozze, fino al punto di recarsi egli stesso a raccoglierle sul lungomare di Napoli, nelle limpide acque di Mergellina.

Un giorno, proprio intorno alla settimana di Pasqua, il padre Gregorio Maria Rocco lo accusò di avidità, e gli suggerì di fare un po’ di penitenza, almeno durante il periodo pasquale.

Tuttavia, Ferdinando I di Borbone, che non riusciva in nessun caso a fare a meno delle cozze, chiese ai suoi cuochi di prepararle in un modo meno dispendioso e più semplice, cospargendole semplicemente con una deliziosa salsa a base di peperoncino.

La ricetta ebbe un tale successo che il popolo napoletano iniziò a cucinarla immediatamente, integrando a questo piatto altri ingredienti come le lumache di mare, molto più accessibile rispetto alle cozze.
Oggi esistono diverse varianti di zuppe di cozze: c’è chi preferisce mangiarla aggiungendogli una salsa di pomodoro, o chi invece preferisce accompagnarla con lumache di mare bollite o del polpo.

In ogni caso, ciò che non può mai mancare in una zuppa di cozze, sono i pezzetti di pane tostato, in napoletano “freselle”, da bagnare nel gustoso sugo di questo piatto così semplice da preparare eppure così saporito.

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Maria Francesca Musto Mar 13, 2021
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Pubblicato da Maria Francesca Musto
Dottoressa in logica e metafisica alla Normale di Parigi, traduco la mia meraviglia per il mondo in prodotti editoriali. Credo che la parola e il pensiero siano strumenti privilegiati per comprendere la realtà e che il cinema sia una porta su universi paralleli.
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