Il periodo di Pasqua le nostre case, solitamente traboccano di cioccolato.
Per noi rappresenta un dolce peccato, ma per i nostri amici animali ricordiamo che è altamente tossico.
La “velenosità dipende da due elementi: teobromina e caffeina (i due alcaloidi presenti nel cacao).
I principali animali domestici (cani, gatti, conigli ecc.) Infatti, non possono metabolizzare il cioccolato perché sprovvisti degli enzimi che sintetizza o questi alcaloidi, pertanto vengono accumulati creando avvelenamento.
Paradossalmente il cioccolato fondente, avendo un quantitativo maggiore di teobromina (circa 1365/100g contro i 150/100g di quello al latte) rispetto al cioccolato al latte risulta essere molto più dannoso, anche in cani di grosse dimensioni.
Se il nostro Pets ha ingerito una minima quantità la prima cosa da fare è chiamare il veterinario e monitorarlo perché potrebbe non presentare sintomatologia, ma se il quantitativo è discreto o grande bisogna correre immediatamente in clinica.
Infatti, ad esempio, in un cane di massimo 5 kg bastano 50 g di cioccolato fondente al 90% ad essere letali.
I sintomi possono essere svariati: vomito, diarrea, polidipsia, poliuria, atassia, tremori e convulsioni.
Nei casi più gravi possiamo, però, avere anche: ipertermia, tachicardia, tachipnea, bradicardia, ipokalemia, pancreatite, cianosi ed arrivare al coma.
Pertanto teniamo il cioccolato sotto chiave e, soprattutto, non lasciamoci intenerire dai loro languidi sguardi supplichevoli perché sarebbe a scapito della loro vita!