La scuola di doppiaggio italiana è stata sempre considerata, forse proprio da noi italiani, la migliore al mondo. Con i tempo però le cose sono cambiate, la professionalità di un tempo probabilmente è andata persa, e alcuni casi particolari, come il nuovo doppiaggio di Neo Genesis Evangelion realizzato da Gualtiero Cannarsi per Netflix è uno dei casi di cui si è parlato molto in questi giorni. Le proteste dei fan hanno invaso la rete sono approdate anche sui quotidiani nazionali. Anche noi qualche giorno fa avevamo riportato la notizia. Il lavoro di Gualtiero Cannarsi è stato ritenuto dai fa e da alcuni addetti ai lavori troppo simile alla traduzione diretta, sfarzoso e maldestra. Non sono mancati gli idioti benpensanti che hanno ritenuto blasfema la traduzione delle oscure creature aliene ribattezzate “apostoli”, probabilmente la traduzione originale (Angeli n.d.r.) sarebbe stata ancora meno gradita. Qualcuno si è voluto accodare, in modo francamente pretestuoso, alle tante polemiche sull’adattamento dell’ anime.
Nextflix ha risposto in modo repentino su Twitter accogliendo le richieste dei fan e promettendo un nuovo adattamento. Al momento non è chiaro quando si potrà vedere la nuova edizione e sopratutto da chi sarà curata.
Tutto risolto? Ovviamente no! Ora che esplosa la “Bomba Netflix” gli utenti della rete si sono accorti che il buon Gualtiero Cannarsi è da anni responsabile degli adattamenti dei lungometraggi di Studio Ghibli, l’ormai le leggendario studio di produzione fondato nel 1985 da Hayao Miyazaki, Isao Takahata, Toshio Suzuki e Yasuyoshi Tokum. La pagina Facebook del distributore italiano Lucky Red è stata letteralmente sommersa di proteste chiedendo il ridoppiaggio delle opere dello Studio giapponese. In realtà queste polemiche non sono recenti, la risposta repentina di Netflix potrebbe far cambiare idea a Lucky Red che in questi anni hanno ignorato le richieste dei fan? Intanto da anni sono disponibili su Youtube diversi video che raccolgono le “perle” di questi adattamenti:
Ma Cannarsi non ha cambiato la sua opinione affermando al sito MadMass.it che gli autori possono fare per loro scelta delle cose complicate. E il traduttore non deve semplificare il suo lavoro per il pubblico. anche quello che è complicato deve essere riportato fedelmente.
Chi ha una certa dimestichezza con la lingua giapponese sa che uno dei capisaldi di chi si occupa di traduzioni è l’affermazione: traduttore=traditore. Questo perchè la lingua giapponese è linguisticamente, grammaticalmente e foneticamente molto diversa dalla nostra e un buon lavoro di adattamento ha bisogno di sacrificare la fedeltà rispetto al testo originale in cambio della comprensibilità. Certo non sto qui a criticare il lavoro di un professionista, ma gli adattamenti di Gualtiero Cannarsi ricercano, evidentemente, una fedeltà linguistica con la lingua giapponese i cui risultati sono francamente poco felici.