Titolo: Tom Clancy’s Ghost Recon Wildlands
Genere: sparatutto open world
Sviluppatore: Ubisoft Paris
Publisher: Ubisoft
Data di uscita: 7 marzo 2017 (EU)
Piattaforme di uscita: Playstation 4, Xbox One, Windows
Supporto: Blu-Ray / Distribuzione digitale
Giocatori: 1-4
Multiplayer: si
Lingua: Italiano
Contenuti Extra: Season Pass e contenuti acquistabili con moneta virtuale
The Division si prende una vacanza e sbarca nel deserto?
Una delle domande che mi sono posto quando ho visto il primo filmato di Wildlands è l’eccessiva somiglianza (a parte l’ambientazione) a The Division, l’action RPG /open world realizzato giusto un anno fa dal publisher francese. Un’ altra perplessità riguardava il gameplay. La saga di Ghost Recon ha avuto sempre un approccio piuttosto tattico. Il video invece mostrava una giocabilità dinamica molto aggressiva molto diversa dai capitoli precedenza. E considerato che Ubisoft ha già modificato (per non dire stravolto) la saga di Rainbow Six, ero abbastanza dubbioso sul risultato finale del gioco.
Il Gioco
Ghost Recon: Wildlands è ambientato nel 2019 dove verremo catapultati nel più classico e stereotipati paesi sudamericani: una Bolivia guidata da un governo inetto e corrotto dove la fa da padrone un potentissimo cartello narcos chiamato El Sueno. La criminalità è contrastata da un gruppo ribelle che non ha però la forza necessaria per contrastare il potere militare di El Sueno. Fatta questa doverosa premessa parliamo della struttura del gioco. Wildlands è uno sparatutto in terza persona con struttura open world con missioni primarie e secondarie che potranno essere affrontate in singolo (con 3 NPC) o in cooperativa con altri 3 giocatori. La mappa del gioco è enorme divisa in 21 regioni, con 11 ecosistemi differenti e 26 boss da sconfiggere.
Grafica
Il motore grafico AnvilNext 2.0 è già stato utilizzato da Ubisoft in moltissimi giochi. Siamo lontani dalla pessima ottimizzazione di Assassin’s Creed Unity, ma l’engine proprietario Ubisoft mostra ancora diversi problemi di ottimizzazione, cosa singolare per un motore grafico creato la scorsa generazione di console. Se da una parte avremo un ottimo impatto grafico con paesaggi mozzafiato, ben dettagliati ed evocativi, le animazioni dei personaggi non sono sempre all’altezza, fastidiosi anche alcuni glitch grafici e alcuni rallentamenti nelle situazioni più caotiche dove il frame rate tende a scendere un pò troppo spesso sotto i 30fps (problema solo in parte risolto su Playstation 4 Pro).
Sonoro
Qui non c’è nulla da dire, ottima la colonna sonora basata su ritmi sudamericani ed eccellente il doppiaggio italiano. tra tutte molto gradita la presenza di Luca Ward ( lo speaker ufficiale della radio dei narcos).
Giocabilità
Il gioco è stato rilasciato senza una modalità PvP che sarà implementata in futuro. E’ possibile affrontare la modalità storia sia in singolo che in PvE. Giocare la campagna con i NPC non è un’esperienza particolarmente appagante. L’intelligenza artificiale è lacunosa e non sarà semplice organizzare delle strategie di attacco efficaci. discorso completamente diverso per la modalità cooperativa PvE che renderà il gioco un’esperienza di gioco molto divertente, in questa modalità si rivivrà la vera essenza di un Ghost Recon. Alta possibilità di personalizzazione grazie anche ai (fin troppi) contenuti a pagamento.
Longevità
Esplorare interamente la mappa affrontando tutte le missioni rende l’esperienza di gioco infinita, ma è facile che il tutto risulti ripetitivo e alla lunga noioso. Il mio consiglio è quello di affrontare la modalità cooperativa ad un livello di difficoltà difficile con la disabilitazione parziale o completa della HUD di gioco.
Considerazioni finali
Ghost Recon Wildlands è un titolo “Tripla A”, che in fase beta ha creato un grandissimo hype, una volta uscito stato è apprezzato dai più ma anche criticato da una fetta non trascurabile della comunità videoludica. Wildlands, seppur un ottimo gioco, non è esente da difetti. Difetti tipici di molte produzioni Ubisoft: glitch in game e nel matchmaking, troppi contenuti a pagamento (sopratutto a causa dell’uso eccessivo di moneta virtuale) . Un ottimo gioco che però dovrà dimostrare nei prossimi mesi di tenere alto l’interesse dei giocatori e di non soffrire dello “spopolamento” che ha afflitto di “The Division”.
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