Esiste un sale marino e un sale di miniera. Nel sale roccioso, i cristalli di sale, con il tempo e il prosciugarsi dei bacini idrici, hanno formato interi giacimenti che attualmente rappresentano il sito di estrazione e produzione dei diversi tipi di sale di miniera. Il sale marino, invece, è ottenuto dall’evaporazione in saline dell’acqua salata (di mare o oceanica).
Il sale e le sue mille sfumature:
Bianco estratto in Sicilia, grigio della Bretagna, rosa dell’Himalaya, il rosso hawaiano, il nero indiano o il blu di Persia. Il sale così trattato, perde quasi del tutto quello che c’è negli 82 elementi terapeutici originari, lasciandoci solo la dipendenza che crea al pari dello zucchero raffinato. Ormai sappiamo che il sale trattato può causare ipertensione, arteriosclerosi, ritenzione idrica e acidosi.
Ecco alcune varietà che possiamo trovare in commercio, alcune con prezzi molto alti e produzioni ridotte. Di queste produzioni, però, varrà sempre la pena interrogarci su quanto effettivamente valga la pena spendere. Interroghiamoci sulla possibilità di incappare in una sostanza colorata artificialmente. Bisogna sempre fare molta attenzione alla provenienza e alla trasparenza dell’etichetta.
SALE BIANCO DI SICILIA
Di colore bianco, con riflessi argentati, la sua produzione avviene in estate. Viene raccolto a mano e non subisce trattamenti di raffinazione o aggiunte di sali minerali.
Prezzo circa 1.80 euro al kg
SALE GRIGIO DI BRETAGNA
Il suo colore è dovuto ad una particolare tipologia di argilla che depositandosi sui fondali delle saline va a nutrire il sale, donandogli un colore grigiastro. Lo si può usare, tanto per cominciare, per salare l’acqua della pasta. Conserva qualche sfumatura del sapore marino e quindi va benissimo anche per piatti forti come ad esempio i tagli magri di manzo o l’agnello.
Prezzo circa 2.50 euro al Kg
SALE ROSA DELL’HIMALAYA
A dispetto del nome questo minerale non proviene dalla catena dell’Himalaya, ma dal salt range, nella provincia del Punjab in Pakistan, alture che si trovano, a qualche centinaio di km dalla famosa catena montuosa. In queste montagne sono presenti dei depositi di sale stimati in più di 10 miliardi di tonnellate e numerose miniere, sfruttate sin dall’antichità. Nell’estremità orientale del salt range, a 160 km dalla capitale Islamabad, c’è la miniera di Khewra, che produce sale dal 320 a.C.
Prezzo circa 3.40 euro al Kg
SALE ROSSO DELLE HAWAII
Il sale vulcanico rosso deve il suo colore dal ferro derivante da un’argilla che viene aggiunta durante l’essiccazione. È molto sapido ed ha un sapore ferroso. In cucina è amato da molti chef per il suo colore e il sapore forte e caratteristico, per questo ha un utilizzo molto vario, addirittura anche in dolci e gelati.
Prezzo circa 35 euro al Kg
SALE NERO INDIANO
Il sale nero indiano viene dalla roccia vulcanica, è chiamato anche Kala Namak, ed è usato anche come spezia e nella medicina ayurvedica. Il suo colore è dovuto alla presenza di carbone vegetale, betulla e salice con cui viene arricchito, ottimo per insaporire il tofu, ideale come decorazione.
Prezzo circa 45 euro al Kg
SALE BLU DI PERSIA
Il sale blu di Persia è uno dei più rari che si trovano sul pianeta. Viene raccolto dal giacimento del millenario lago salato nella provincia di “Semnan”, nell’attuale Iran. La sua caratteristica colorazione è dovuta alla presenza di silvinite, un minerale grezzo contenente cloro e potassio che dà origine ai cristalli dal colore blu intenso. Ne viene prodotto molto poco ogni anno. Ha un retrogusto speziato e una decisa sapidità. Utilizzato nei piatti a base di pesce, carne bianca o tartufo.
Prezzo circa 45 euro al Kg
Indiano viola o Kala Malak
Il sale viola proviene dall’India, di tipo fossile, ricco di zolfo e ha un sapore simile a quello delle uova. Di colore viola scuro, si utilizza come decorazione ed è molto usato nella cucina vegana.
Prezzo circa 32 euro al Kg