Samuel Stern si conferma un progetto editoriale di ottima fattura, curato da un team di autori e disegnatori all’altezza, e sostenuto da una pianificazione narrativa coerente ed invidiabile. Sappiamo già dalla recensione del precedente albo Il demone che cadde sulla terra che è in corso un miniciclo di storie in stretta continuity tra di loro e che ci condurrà alle celebrazioni dei due anni di vita del personaggio.
Nell’albo numero 22 intitolato Storia di un angelo, opera di Massimiliano Filadoro e Marco Savegnago per i testi e di Stefano Manieri per i disegni, numerosi altri nodi vengono al pettine e non solo per quanto riguarda la personalissima evoluzione che il protagonista sta affrontando, anche con alcune appena accennate differenze di vedute con il suo amico padre Duncan. Ci sono già state infatti blande avvisaglie disseminate qui e lì negli ultimi albi.
Al centro della storia del mese ritroviamo Isobel, una sorta di angelo – originale il concetto di possessione nel suo caso – da tempo in connessione con Samuel: i due hanno ben più di un punto di contatto, nonostante i diversi percorsi, e mentre su molti aspetti di quello del demonologo deve ancora essere fatta luce, qui scopriamo grazie al doppio piano narrativo e temporale cosa abbia condotto Isobel ad essere posseduta da Uriel.
Nella trama ambientata nel presente, che si alterna ai flashback sul passato della ragazza in una perfetta cadenza, Samuel raggiunge Isobel in una sperduta località della Cornovaglia dove una coven, una congrega di satanisti, sta tentando di aprire il varco sul nostro mondo a un Eresiarca. L’obiettivo di Samuel e Isobel è comune, diverse sono le modalità di approccio: di qui il conflitto tra i due, che è destinato ad ulteriori inevitabili evoluzioni stante la caratura dell’antagonista.
Gli inserti in modalità flashback, abilmente differenziati da Stefano Manieri, hanno lo scopo di costruire il personaggio di Isobel/Uriel che da una situazione di apparente serenità degrada man mano verso la psicosi che genera la sua peculiare possessione: il decadimento graduale che conduce all’apertura della crepa passa anche attraverso un ottimo approfondimento psicologico, un altro dei punti di forza delle storie di Samuel Stern.
Si segnala in questo caso un uso molto più insistito del solito delle citazioni musicali, con una serie di brani che compone la colonna sonora dell’albo ed accompagna alcuni dei passaggi cruciali con scelte sempre appropriate.
Per i disegni, dopo la già apprezzata prova in Il secondo girone, Stefano Manieri dimostra una ancora maggiore padronanza delle tematiche offrendo due stili totalmente diversi a sottolineare la contrapposizione tra passato e presente. I flashback sono strutturati e dipinti con un costante uso del grigio a mezzi toni, ma con una nitida cura dedicata all’espressività dei personaggi, mentre nel presente domina il contrasto in chiaroscuro tra bianchi e neri unito ad un maggior nervosismo del tratto nei passaggi di azione. Ne risulta un albo dalla doppia personalità, proprio come l’angelo Isobel/Uriel del titolo, con uno stravolgimento più che efficace della canonica griglia 2×3 quando necessario per enfatizzare la drammaticità.
La copertina del trio Valerio Piccioni, Maurizio Di Vincenzo ed Emiliano Tanzillo per una volta si discosta dalle rappresentazioni pittoriche cui siamo abituati: gli artisti si sono stavolta ispirati ad una vetrata medievale inserendovi la lotta tra Samuel e la trasfigurazione di Isobel nei panni dell’arcangelo Michele.
uscita: 31/08/2021
Formato: 16×21 cm, b/n
Pagine: 96
Soggetto e sceneggiatura: Massimiliano Filadoro, Marco Savegnago
Disegni: Stefano Manieri
Copertina: Valerio Piccioni, Maurizio di Vincenzo e Emiliano Tanzillo