E’ possibile andare a vedere uno spetattacolo comico e uscire con addosso ancora il sapore delle risate, che culla dolcemente il nostro riposo notturno? Con il comico napoletano, Simone Schettino, è impossibile avere reazioni diverse. Si ride, di gusto, dal primo istante in cui il sale sul palco, fino ai saluti finali, quando speri che il tempo si sia cristalizzato e lui abbia ancora qualcosa da raccontare. Al Maschio Angioino di Napoli, per la rassegna “Ridere” organizzata dal Teatro Totò e dal direttore artistico Gaetano Liguori, Simone Schettino ha intrattenuto il pubblico per un sold out dal sapore di rinascita. Perchè per chi si occupa di arte e spettacolo, il Covid è stato un colpo durissimo, non solo dal punto di vista finanziario, ma anche dal punto di vista mentale, perchè il Teatro per essere vivo ha bisogno del suo pubblico e il pubblico per “staccare la spina” dai problemi quotidiani ha bisogno dell’arte teatale.
Una serata in cui si ride fino alle lacrime, quella che il comico napoletano regala agli spettatori, con la solita sfacciata ironia, che tocca gli argomenti di attualità, come la politica, il covid, lo sport, i social, le serie tv e i tanti episodi di vita vissuta, colorita dalla simpatia dell’attore, che intrattiene senza pause per novanta minuti. La sua bravura consiste in una comicità genuina, intelligente e tagliente, parla di qualsiasi argomento senza filtri, riuscendo a colpire nel segno.
Schettino è il Muhammad Ali della comicità, sul palco danza come una farfalla e colpisce come un ape, ha la rara capiscità di rapire la curiosità degli spettatori che non hanno il tempo di ridere per l’aneddoto precedente, che già scoppiano a ridere per quello successivo, in un incalzante susseguirsi di verità celate dietro un sorriso. E’ la capacità di chi ha alle spalle anni di esperienza, il comico nel suo arduo compito di illuminare il cielo con una fragorosa risata, riesce alla perfezione nel suo intento e quando arrivano i saluti finali, si ha l’impressione di far parte del suo mondo, di salutare un vecchio amico, che è sempre bello rivedere. Un affetto sincero che il pubblico, sempre più esigente, regala solo a chi lo merita davvero.
E Simone Schettino quell’affetto e quegli applausi finali li merita tutti, perchè quello che è capace di regalare sul palco è un patrimonio tutto napoletano, che il suo pubblico vuole tenersi stretto.