Trama: Quante finestre, quante vite, abbiamo sorpassato indifferenti, senza guardare, senza vedere… Simonetta Marchesi indugia invece col suo obiettivo, su quei vetri così diversi l’uno dall’altro. Ognuno nasconde (o svela?) persone che in quell’istante… cosa fanno? Cosa sentono? E chi sono? Simonetta dà una voce al loro messaggio muto. Ecco, quella tenda è un volo di luce, sollevata da una folata di vento che pare arrivare dalla stanza. E ne scrive la storia. Persone colte in un attimo della loro vita, attimi che risuonano in noi che leggiamo, perché le vicende sono comuni, anche a noi. Storie al di là: e le vie si popolano di protagonisti, gente qualunque che prende forma e diviene unica.
Casa Editrice Kimerik
Recensione: Spesso capita di soffermarci, anche brevemente, ad osservare le finestre delle case degli altri. Finestre chiuse, aperte, sbarrate, con tende svolazzanti, silenziose o brulicanti di voci. Una visuale al contrario quella della Marchesi, sì perchè di solito ci si affaccia da una finestra per guardare fuori, in questi racconti, si fa capolino all’interno. L’autrice è una bravissima fotografa e l’idea di scatto non ce lo offre solo con le sue foto di finestre che aprono ogni racconto, ma anche con le sue brevissime storie che sono veloci e riescono a catturare l’attimo proprio come se fosse una foto. Dei dieci racconti brevi, alcuni riescono a toccare l’anima del lettore: si parla di preghiere per avere un figlio; solitudini; incontri; distacchi e tutto avviene in una manciata di righe, veloce e fugace come un’occhiata.
La bravura di Simonetta Marchesi sta nell’aver prodotto storie minime, ma complete: i personaggi risultano delineati, trasudano sentimenti ed anche se descrivono un momento, sono dotate di inizio e di fine, nulla rimane in sospeso regalando la voglia di scoprire cosa succederà dopo in quella stanza, in quella vita, sono finestre che restano aperte e si affacciano alla vita.
Simonetta Marchesi nasce a Milano nel 1962. Termina i suoi studi in ambito giuridico laureandosi in Giurisprudenza nel 1986. I primi passi con la macchina fotografica iniziano da bambina con il desiderio di documentare tutto ciò che la circonda. Solo da qualche anno riscopre questo strumento e la passione per la fotografia e intraprende un percorso formativo nell’ambito della fotografia e dell’arte.