Vico Vacche a S. Liborio, un nome particolare per una strada del quartiere Monte calvario. Non è l’unico punto della città che riporta nel nome la presenza dei bovini, ma come mai?In realtà le stalle in cui erano presenti gli animali erano a fianco di bassi e botteghe. Era un modo per rifornirsi velocemente del prezioso alimento direttamente alla fonte. Oltre ai bovini anche le capre erano utilizzate per lo stesso scopo, ed erano addirittura portate all’interno degli appartamenti e lì munte, come un singolare “servizio a domicilio”. Gli stranieri presenti in città non riuscivano a capacitarsi di dovere, nelle prime ore del mattino, scansare due e tre capre che salivano le scale. Al di là della presenza dei bovini la strada divenne famosa per essere citata nella famosissima Commedia di Eduardo de Filippo “Filumena Marturano”.
È uno dei lavori di Eduardo maggiormente amati dal pubblico e dalla critica internazionale. Scritta in principio da De Filippo per essere interpretata dalla sorella Titina , che ne realizzò una grande interpretazione. Toccante è il monologo di Filumena in cui parla delle sue origini e ricorda :“Dint’ a nu vascio è chille,ò Vico San Liborio, ce stev’io”. Lei racconta del periodo dell’infanzia e la misera condizione che l’aveva portata alla prostituzione. In occasione del trentennale della morte di Eduardo De Filippo,nel 2014, nel luogo dove la donna avrebbe abitato da giovane, è stata affissa una targa in memoria della popolare protagonista.