Alle spalle di via Domenico Fontana, tra il Vomero e Rione Alto, sorge un antichissimo borgo, ed è qui che Donna Isabella Di Costanzo erede di Cinzia Della Porta, figlia di Gian Battista, amava trascorrere lunghi periodi con la sua famiglia precisamente all’ Arenella che a quei tempi era poco più che un piccolissimo borgo di campagna, detto Borgo delle Due Porte, poiché qui vi furono innalzate due porte, due piccoli archi di cui si tramanda l’antico appellativo.
La porta di sinistra conduceva nel «Vico delle Fate», erano chiamate così le belle lavandaie che per le loro forme generose mandavano in estasi gli uomini mentre lavavano i panni. Oggi quest’arco è chiamato «Arco di San Domenico».
La porta di destra, invece, portava in Via Molo perché affacciava sul versante del mare e si dice che qui venissero ad amoreggiare i fidanzatini, come sul molo di Mergellina, da qui il suo nome.
Fu nel 1664, che la nobildonna Isabella, fece erigere la chiesa di Santa Maria Coeli e San Gennaro, per permettere ai fedeli del villaggio, di ascoltar messa senza dover andare fino a Capodimonte, se non addirittura alla Sanità.
La Chiesa o per meglio dire la Cappella di Santa Maria Porta Coeli e di San Gennaro, sita al vico Molo alle Due Porte all’Arenella, è da considerarsi un vero gioiello storico-artistico e archeologico di Napoli. Si ipotizza che fra i sotterranei della chiesa ci sarebbero i presunti resti della misteriosa e perduta Accademia dei Segreti, fondata nel XVI secolo da Giambattista Della Porta, celebre scienziato, letterato e alchimista, che qua vi abitava. Nei sotterranei vi sono tre sarcofagi gotici antecedenti la costruzione della stessa.
Una lapide in latino, apposta al centro della chiesa, spiega che appartengono a Ludovico e Luigi Di Costanzo, entrambi vescovi, ed a Giovannello, fratello di Ludovico, tutti e tre deceduti fra il Trecento e il Quattrocento, traslati per ordine della famiglia di Costanzo da Pozzuoli all’Arenella.
Ma gli studi e gli approfondimenti sui tre sarcofagi continuano perché potrebbero rivelare altre storie di origine medioevale.
Attualmente è stata rinvenuta una grotta grazie ad un’equipe di speleologi, che mostra chiari riferimenti alla presunta Accademia dei Segreti; con alcuni simboli magici-esoterici impressi sulle pareti, decori ornamentali e cunicoli.
L’Accademia dei Segreti non era altro che una piccola istituzione a scopo scientifico culturale fondata nel 1560 la cui attività principale, si basava sulla dimostrazione di una nuova scoperta scientifica ignota all’umanità, nell’ambito delle scienze naturali.
L’Accademia fu chiusa nel 1580 per ordine di papa Gregorio XIII passando prima per l’Inquisizione, poiché sospettata di occuparsi di occultismo. A seguito dell’abiura di Della Porta, considerato mago-alchimista anche i suoi «segreti» restarono tali.
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