Villa Floridiana è un edificio di interesse storico ed artistico nel cuore del quartier Vomero a Napoli all’interno dell’omonimo parco, dove si trova anche il Museo Duca di Martina che è sede dal 1931 di una delle maggiori collezioni italiane di arti decorative in ceramica e comprende oltre seimila opere di manifattura occidentale ed orientale, databili dal XII al XIX secolo.
Il complesso faceva parte del gruppo di edifici utilizzate in Campania dai Borbone come residenza .
LA STORIA
Tutto ebbe inizio da una storia d’amore che destò parecchie dicerie e molto malcontento tra la popolazione. I protagonisti di questa storia furono: Ferdinando IV di Borbone e Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia.
La duchessa, la quale si era sposata alla tenera età di undici anni con il principe Benedetto Grifeo di Partanna, conobbe Ferdinando IV a Palermo, nel 1806, durante il secondo esilio del sovrano, dopo che le truppe napoleoniche ebbero riconquistato Napoli. Sebbene attratti l’uno verso l’altra, la loro relazione iniziò soltanto alla morte dei rispettivi coniugi e convolarono a nozze soltanto tre mesi dopo la morte della regina Maria Carolina.
Una volta ritornati a Napoli, la nuova moglie del re visse in maniera alternata in tre diverse dimore: il Palazzo Reale, Palazzo Partanna e la Villa Floridiana che le fu donata come pegno d’amore.
Re nasone era anche un gran dongiovanni, egli era solito girare per le strade di Napoli, facendo il galante con molte fanciulle.
Secondo la leggenda, il suo fantasma oggi si aggirerebbe per gli ombrosi sentieri della Floridiana, sembrerebbe infatti che diverse signore, che passeggiavano da sole, o che sedevano all’ombra dei maestosi alberi, si sarebbero imbattute in un distinto signore simpatico e galante dal “grande naso” che dopo aver fatto loro un grazioso inchino, e un baciamano sparisce nel nulla: un fantasma galantuomo?