Sebbene si registri una diminuzione dei nuovi positivi e un leggero calo della curva dei contagi in Campania – ieri, il virus ha fatto registrare 846 positivi su 6.505 tamponi molecolari esaminati – l’emergenza Coronavirus continua, purtroppo, a stringere la sua feroce morsa attorno alle nostre vite. Le misure di contenimento volte a limitare la diffusione del virus si rendono, pertanto, ancora necessarie. Come appreso, difatti, la Campania resterà ancora in zona rossa, con tutto ciò che ne consegue in termini di impatto su moltissime attività lavorative, già allo stremo per i tanti mesi di chiusure. Proprio a tal proposito, ieri, c’è stata una protesta, con tanto di blocco stradale, sulla A1 tra Napoli e Caserta, nei pressi dello svincolo Caserta Sud. I mercatali che aderiscono alla sigla Ana-Ugl hanno, infatti, bloccato la circolazione autostradale in entrambi i sensi di marcia con numerosi camion e furgoni, tanto che si è reso necessario prevedere uscite obbligatorie per aggirare il blocco, causando non poche code e rallentamenti. Alcuni dei manifestanti hanno esposto dei cartelli sui furgoni riportanti le scritte: “Ridateci Conte”, “Per il Governo siamo invisibili, chiediamo solo di lavorare” e “sindaci incapaci”. Dopo circa dieci ore, il blocco realizzato nel tratto casertano dell’A1 è stato sciolto e gli operatori hanno ricevuto rassicurazioni dalla delegazione recatasi a Roma su un incontro che oggi si terrà, nella capitale, tra i rappresentanti dei lavoratori e il Governo.
“E’ stata una giornata dura chiedo ancora scusa a cittadini e forze dell’ordine per i disagi provocati, ma era necessario dar vita ad una protesta di questo tipo per alzare l’attenzione sulla nostra categoria, che non lavora da quasi due mesi, ed è ormai allo stremo. Auspichiamo che domani da Roma possano arrivare notizie positive sulla riapertura di fiere e mercati ma anche in relazione al pagamento della tosap, la tassa di occupazione del suolo comunale; pagarla senza aver lavorato è un danno per noi”. Queste le parole – riportate dall’Ansa – di dice Peppe Magliocca, presidente di Ana-Ugl Caserta, sindacato degli ambulanti.
In aggiunta alla protesta dei mercatali, ieri, gli esercenti partenopei hanno alzato le saracinesche per vendere solo articoli ginnici e intimo – così come è consentito dal decreto del governo – ma molti commercianti hanno variato il proprio codice Ateco appositamente per restare aperti come provocazione. Per oggi, poi, ottocento negozi aderenti a Confcommercio sono chiamati per una mobilitazione sotto piazza Plebiscito, in quanto lamentano l’insufficienza dei ristori e, appunto, l’estrema necessità di tornare a lavorare. Sempre nella giornata di oggi gli imprenditori di Confesercenti e Confederazione imprese e professioni restituiranno simbolicamente le licenze al Presidente della Repubblica.
Ovviamente, comprendiamo a pieno la rabbia di imprenditori, commercianti e lavoratori e siamo totalmente solidali nei loro confronti. Tuttavia, fino a quando l’andamento del contagio non accennerà ad arrestarsi le misure di restrizione e contenimento, purtroppo, resteranno drammaticamente inevitabili. Ciò che auspichiamo, pertanto, è che la campagna vaccinale possa proseguire a ritmi sempre più spediti, in modo da raggiungere al più presto un’immunizzazione massiva. Come ampiamente spiegato dagli esperti, infatti, il vaccino è l’unica arma per la definitiva risoluzione della crisi pandemica e per tornare perciò a una vita normale e regolare, dove tutti possano svolgere finalmente con serenità le proprie attività quotidiane.