Ci sono persone che vengono al mondo e poi, per il genio e il talento che esprimono, sopravvivono a loro stesse, dopo la morte terrena, consegnandosi alla memoria e all’ammirazione futura. A tal proposito, il 21 luglio del 1951, nasceva, a Chicago, Robin Williams, stella nel firmamento del Cinema, che brilla ancora e lo farà per sempre. Come tutti sappiamo, purtroppo, l’attore, nell’agosto del 2014, si tolse la vita, dopo la diagnosi di una grave malattia neurodegenerativa che aveva già iniziato a procurargli dei problemi. Ma è sulla sua esistenza, però, che noi vogliamo concentrarci, perché essa ha rappresentato davvero un patrimonio cinematografico enorme a livello mondiale. Dopo aver frequentato l’istituto di recitazione drammatica Juilliard, a New York, e dopo aver intrapreso la carriera teatrale, Robin Williams approdò alla televisione, distinguendosi, tra le altre cose, soprattutto nel ruolo del protagonista alieno della serie tv Mork & Mindy fino al 1982. Il debutto al cinema arrivò, nel 1980, con Popeye – Braccio di Ferro, il quale non ebbe particolare successo, ma iniziò a farlo conoscere al grande pubblico. La consacrazione, invece, giunse nel 1987 con Good Morning, Vietnam, che gli valse la candidatura all’Oscar, per la sua interpretazione di un militare americano che, in qualità di deejay della radio dell’esercito, ogni giorno veniva ascoltato dai suoi colleghi impegnati in Vietnam. In effetti, in seguito, altri film di straordinario successo gli fecero riconoscere la nomination all’Oscar, pensiamo a L’attimo fuggente del 1989 (molto celebre il personaggio del professor John Keating) e a La leggenda del re pescatore, nel 1991. Nel 1998, vinse la statuetta per il miglior attore non protagonista nel ruolo dello psicologo Sean McGuire in Will Hunting – Genio Ribelle.
Come non poter ricordare, in aggiunta, il talentuoso attore pure in alcuni film per ragazzi e famiglie: Hook – Capitan Uncino, nei panni di un adulto Peter Pan (1991); Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre, dove ha interpretato un papà travestito da tata (1993); e poi ancora Jumanji (1995), Patch Adams, (1998), Flubber – Un professore tra le nuvole(1997), Al di là dei sogni e Jakob il bugiardo e L’uomo bicentenario (1999)
Negli anni 2000, poi, egli si dedicò ad un genere più cupo, con pellicole quali, ad esempio, One Hour Photo e Insomnia.
L’ultima sua comparsa sul grande schermo è stata nel ruolo della statua di cera del presidente Theodore Roosevelt, nella trilogia di Una notte al museo, il cui ultimo capitolo uscì proprio nel 2014, l’anno in cui si suicidò.
Ma, come dicevamo all’inizio, Robin, in realtà, continua a vivere ancora, e lo fa ogni volta che, ognuno di noi, ha il piacere di apprezzarlo in uno degli innumerevoli capolavori che lo vedono protagonista con le sue superbe capacità attoriali.
Buon compleanno, Robin Williams.