Invisibilizzazione è questa la parola simbolo di questi giorni che hanno visto le principali città italiane travolte da folle arcobaleno 🌈 che chiedono diritti e uguaglianza e lottano contro discriminazioni e ignoranza.
Invisibili come molti di coloro che rivendicano la libertà di essere come sono coi loro desideri e il loro modo di sentire.
Certo, il pride si caratterizza per gli eccessi e le ostentazioni smisurate ma anche questo fa parte del lottare, manifestare, far sapere di esserci e farsi sentire.
E proprio nel pieno degli eventi Paola Turci e Francesca Pascale convolano felici a nozze a Montepulciano.
Un matrimonio che doveva restare segreto e riservato ma che con il passaparola social è divenuto, in un battibaleno, evento dell’estate!!!
Non tutti hanno peró metabolizzato ancora -per quanto assurdo sia – il cambiamento del mondo…la rivoluzione delle libertà…la leggerezza delle coscienze e così le spose sono state inondate di congratulazioni in primis ma altresì di una valanga di offese, parole oltraggiose, insulti, accuse ingiuriose di essere lesbiche…come se fosse una colpa, un’onta, un oltraggio alla libertà altrui con un parlare tipicamente medievale che esclude e non include, che comprime e non esprime, che reprime e non accoglie…insomma un mondo che non appartiene più se non a pochi scellerati che ancora pensano che sia anormale e atipico un amore tra persone dello stesso sesso…e se poi queste sono vip, allora apriti cielo!!! Lo sconvolgimento è totale e l’oltraggio con la sua risonanza insopportabile!
Paola Turci da sempre riservata nella sua vita privata si è trovata così travolta dall’onda di odio improvvisa per la sua sfera intima, come tale inaccostabile e ingiudicabile, eppure ha dovuto difendersi da chicchessia si sia sentito più forte di lei, migliore di lei, col potere di giudicare, offendere, svilire un emozionante privato giorno di festa.
Queste sono però le parole di pochi che non riescono ad accettare ed ad assorbire le metamorfosi del meraviglioso infinito modo di essere, il cui cervello è troppo piccino per accogliere le immense diversità ed unicità dell’essere umano e così tastiera alla mano si spingono a scrivere vergognosamente “lesbicona mi fai schifo”…in un soffio scompare Paola Turci con la sua arte e la sua bellezza e si presenta agli occhi smarriti di questi pochi il diverso!
Più facile attaccare che subire e respingere piuttosto che condividere.
Il fulcro dell’omotransfobia è cosa succede nel mondo se due persone dello stesso sesso si amano? Cosa succede se a baciarsi sono due trascender? Cosa succede se le multiformi forme di amore si intrecciano con le multiformi identità di genere di ciascuno?
Nulla…appunto, nulla…di grave, di sconvolgente, di perturbante…
se non un infinito amore che finalmente sprigiona e che prima restava represso nei cuori e nelle camerette di tanti inaccettati!
E così colgono nel segno le foto delle due spose vestite di bianco, emozionate, innamorate, in estasi l’una negli occhi dell’altra.
Resta l’amarezza che non regna solo l’ignoranza di certa gente ma ancora più grave l’ignoranza di una legge che di matrimonio non ne parla mai..come dice giustamente Luxuria, la gente che pensa e ragiona in modo sano parla di matrimonio, come della scelta di condividere la vita o parte di essa insieme mano nella mano ma la legge, quella no, continua ad essere obsoleta e a riconoscere solo una unione civile di fatto tra chi decide di convolare in luna di miele con l’esclusione di qualsivoglia diritto come la maternità, l’adozione, benché mai la tutela legale di questi diritti.
Insomma a parole, e nei cortei siamo tutti molto bravi, ma nei fatti, risultiamo manchevoli di tanti diritti e la legge Zan che voleva far emergere l’amore sommerso alla luce del sole con diritti e doveri al pari dei coniugi etero…è stata affossata, compressa, rinchiusa nel cassetto in cui giaceva da anni e non se ne parla proprio di farne riaccendere la scintilla di speranza e di approvazione che complice l’irresponsabilità dei nostri parlamentari è stata reinviata al mittente con tanto di dissenso e disappunti!!!
Eppure, basterebbe guardare gli occhi di chi si ama per aprire la mente e gettare il velo dell’ipocrisia e di cattiveria che nascondono l’odio e la discriminazione perché siamo nati liberi, liberi di essere come vogliamo, liberi di amare chi e come vogliamo, liberi di esprimerci come desideriamo, persino la Chiesa con Papa Francesco fa timidi passi avanti…e gli etero, quelli che si definiscono e si credono “normali” proprio non riescono a fare un salto di qualità umana per comprenderel’infinita bellezza dell’amore in tutte le sue declinazioni.
Allora il bianco scelto come dress code dalla coppia Turci/Pascale assume nettamente il valore della purezza e della libertà di amarsi così come si è senza pregiudizi ne’ preconcetti con l’unico limite di accettarsi…nel bene e nel male…in salute e malattia…e di amarsi e rispettarsi…finché vorranno…nell’attesa di una legge al passo coi tempi e senza più battute d’arresto dettate da ignoranza e sensazionalismo in modo che gli invisibili saranno davvero visibili e non perché si baciano o fanno l’amore in modo diverso ma perché l’amore è tra coniugi che decidono di vivere insieme parte o tutta la vita insieme, e non tra generi sessuali uguali diversi simili dissimili estrosi stravaganti atipici !!!!
È così anche lo slogan del pride di questi anni così poetico e aulico può divenire realtà.
“Love without limits and constraints is the eternal breath of universe ”: l’amore senza limiti e vincoli è l’eterno respiro dell’universo!