L’America, la patria della libertà e delle grandi opportunità. “Trovare l’America“ significa realizzare il proprio sogno. Terra lontana ma vicinissima grazie ai mass media e a tutto ciò che arriva qui a noi in termini di mode e costumi. Quello che sto per proporvi è un piccolo viaggio che tocca quattro città degli Stati Uniti: Washington, Baltimora, Chicago e Milwaukee.
Un piccolo itinerario (per lo più a tema LGBT) che mi ha fatto scoprire una porzione di questo sterminato continente
Seconda tappa: Baltimora
Pare che Baltimora sia una delle città più pericolose degli Stati Uniti. Così mi fu detto prima della partenza. Da Washington è bastato prendere un treno e in trentaquattro minuti ero nella città di Tracy Turnblad (chi di voi non conosce il musical Hairspray?)
Baltimora mi è subito apparsa come una città vivace. Appena uscito dalla stazione ho preso un autobus gratuito e sono arrivato a Inner Harbor. Metropolitana e taxi non ci sono, tutti si servono con UBER. Dal centro potete prendere un altro autobus ed andare a visitare la casa dello scrittore Edgard Allan Poe, con relativa statua epigrafe. E’un po’inquietante ma di gran effetto. Ancora cito: l’American Visionary Art Museum dove troneggia una enorme statua di Divine.
Siamo nella città di John Waters il registra trash per antonomasia.
La zona gay in città è ubicata nel quartiere di Mount Vernon. Nella città del trash non può mancare una visita al quartiere di Hampden dove il tempo si è fermato agli anni 60. Bellissimo e molto colorato. Non troverete fast food o grandi catene di negozi, qui solo prodotti locali.
Ci sono tanti bar, per lo più per donne. Il Mixers offre beveraggi e spettacoli Drag Queen e non è nemmeno caro. Le persone mi sono sembrate più socievoli rispetto a Washington.
Cito anche il Baltimore Eagle, bar molto carino. Sono stato in città solo due giorni ed ho avuto difficoltà a spostarmi.
Una città che merita di essere scoperta
Non mi sono mai sentito in pericolo durante la mia permanenza in città.