A proposito del Casatiello…
Nella tradizione gastronomica napoletana ogni festività ha il suo piatto tipico dolce o rustico e se a Natale non posso mancare gli Struffoli è impensabile una Pasqua senza il “Casatiello” o suo fratello il “Tortano”!
Il casatiello (come anche il tortano) è una torta salata che si prepara lavorando l’impasto per la pizza (o per il pane) con lo strutto, i formaggi, i cicoli ed altri salumi tagliati a piccoli pezzetti.
Nello specifico se volete prepararne uno occorrono:
- 800g di Impasto per Pizza
- 120g di Strutto
- 250g di Salumi misti (salame, cicoli, prosciutto cotto e crudo, pancetta coppata)
- 250g di Formaggi misti (provolone dolce, provolone piccante, scamorza)
- 3 Uova
- 35g di Parmigiano Reggiano
- 35g di Pecorino Romano
- Pepe q.b.
Altro ingrediente fondamentale è l’uovo. Mentre nel tortano si aggiunge sodo, tagliato a spicchi e distribuito all’interno dell’impasto, nel casatiello si aggiunge crudo. Intero con tutto il guscio, si dispone sulla superficie dell’impasto e si cuoce assieme al rustico.
Ogni uovo è racchiuso tra due striscioline di impasto incrociate. La tradizione vuole che le uova poste sul casatiello siano in numero dispari.
La forma e la decorazione del casatiello è ricca di significato religioso. La forma ad anello infatti, rappresenta la corona di spine fatta indossare a Gesù durante la passione mentre le uova che danno origine ad una nuova vita, sono invece il simbolo della resurrezione ed anche il simbolo universale della rinascita della natura.
Il nome “casatiello” invece, deriva dal termine latino “caseus” trasformato poi in “caso” dal dialetto napoletano termine che significa “formaggio”. Le origini di questa squisita torta salata sono antiche e risalgono almeno al 1600. La diffusione del casatiello in quell’epoca è testimoniata infatti da una citazione tratta dalla favola “La Gatta Cenerentola” di Giambattista Basile che descrivendo i festeggiamenti disposti dal Re per trovare la fanciulla che aveva perso la scarpetta, menziona proprio il casatiello. Grazie alla sua ricca farcitura è un piatto molto sostanzioso ed ottimo sia caldo che freddo! Curiosità: non a caso a Napoli per indicare una persona caratterialmente pesante si dice: “si’ proprio’ nu casatiello!”
Giovanna De Sangro