Ogni giorno, chiusi nelle nostre case, rimaniamo in attesa degli sviluppi e delle notizie della pandemia che ci ha colpiti, leggiamo dati, sperando che i numeri siano sempre minori. L’angoscia e i pensieri negativi affollano la nostra mente, la libertà negata acuisce ulteriormente lo stato di ansia e panico, in un mix che per alcuni può diventare tossico. Molte associazioni sono scese in campo per cercare di lenire certe sofferenze, con aiuti di professionisti del settore, che attraverso il telefono offrono il loro aiuto e supporto. Anche l’Associazione “Telefono amico” non è stato da meno e si è subito attivato per fronteggiare lo stato di emergenza che si è venuto a creare. Abbiamo contattato, per farci spiegare bene come affrontano l’emergenza, il presidente del centro locale di Napoli, Marco Calafato.
Dottor Calafato buongiorno, ci può raccontare come nasce e che cosa è il Telefono Amico?
Buongiorno,Telefono Amico Napoli aderisce a Telefono Amico Italia e all’IFOTES (International Federation Of Telephonic Emergency Service). Nasce il 13 maggio 1965 come “Voce Amica”; risale al 1973 l’adesione alla Conferenza Nazionale e quindi a quella internazionale, nel 1990 la federazione con Telefono Amico Italia. L’associazione è una organizzazione di volontariato (odv) che dà ascolto a chiunque stia vivendo un momento di fragilità o di difficoltà, che provi solitudine, angoscia, tristezza, sconforto, rabbia, disagio e che senta il bisogno di condividere queste emozioni con qualcuno che offra un ascolto anonimo, non direttivo e non giudicante, indipendente da qualsiasi ideologia politica e religiosa, nel rispetto delle idee e del disagio di chi chiama.
Telefono Amico è un servizio di “emergenza emozionale”, il cui scopo è quello di aiutare a superare le tensioni emotive e a far ritrovare benessere nelle relazioni personali, promuovendo inoltre la cultura dell’ascolto empatico come superamento del disagio emotivo.
Quanti sono gli operatori che rispondono e quante chiamate al giorno arrivano?
Ogni anno una dozzina di volontari rispondono a circa 2000 telefonate,dato che nell’ultimo mese è aumentato notevolmente da quando siamo passati dal numero locale al numero unico urbano 02 23 27 23 27, basti pensare che nel solo mese di marzo sono 4000 le telefonate ricevute a livello nazionale e tra queste anche il centro di Napoli ne prende parte.
Un’ottima risorsa per chi soffre come si svolgono le “sedute” telefoniche?
Il servizio è un ascolto non specialistico fatto da volontari formati e pronti ad accogliere chi ci chiama ma non parlerei di seduta telefonica in quanto chi ci chiama lo fa per condividere quella che è un’emergenza emotiva e l’obiettivo di ogni volontario è quello di stare sul qui e ora,quindi ogni telefonata è unica perché accoglie il disagio del momento.
In questo periodo, immagino, che le richieste siano aumentate. Chi si rivolge al Telefono Amico nella sezione di Napoli?
Come spiegavo nelle righe precedenti pur non avendo dei dati precisi in ambito locale ci stiamo accorgendo che le richieste aumentano notevolmente visto proprio il periodo “di reclusione forzata”, dove in alcuni casi si accentuano solitudini e ansie dovute a quanto viviamo in questo periodo storico.
Perché cercare una voce amica “sconosciuta” per raccontare i propri problemi o le proprie fobie?
Spesso capita che chi chiama lo fa o perché non ha una rete di relazioni ,o perché può sentirsi libero/a da ogni giudizio.
Le telefonate sono del tutto anonime, sia per chi chiama che per chi risponde, cosa si capisce se l’aiuto è risultato valido?
Si uno dei nostri principi è proprio l’ANONIMATO da entrambe le parti questo fa si che il chiamante si esprima liberamente senza il timore di essere riconosciuto. Il volontario si rende conto se la relazione d’aiuto ha un beneficio (non terapeutico) anche dalla durata della telefonata,capita di svolgere telefonate anche di lunga durata. La durata della stessa è decisa da chi ci chiama che ha l’assoluta libertà di iniziare e concludere il dialogo quando lo desidera.
Come si è evoluto il servizio con le nuove tecnologie?
Le nuove tecnologie danno un grande apporto a tutti i centri di Telefono Amico Italia,basti pernsare che due anni fa è nato il progetto mail amica ,cioè la possibilità di dialogare attraverso una mail e il centro di Napoli aderisce con alcuni volontari che sono stati formati per svolgere anche questo tipo di servizio oltre quello vocale. A livello Nazionale si sta estendo anche il servizio di whatsapp amico e un congruo numero di volontari locali parteciperà alla formazione di questo nuovo servizio. Servizi questi che ci permettono di raggiungere anche fasce di età diverse rispetto a coloro che abitualmente usano il classico strumento telefonico.
Perchè si sceglie di diventare volontario del Telefono amico?E come si diventa volantari?
Posso portare la mia personale esperienza , l’ho scelto perché come servizio di volontariato mi permette di essere al fianco di tante persone percorrendone con ognuna un pezzetto di strada assieme. Per diventare volontari, ogni anno in autunno iniziamo un corso per aspiranti volontari della durata di circa 6 mesi , periodo in cui l’aspirante volontario oltre a formarsi mette alla prova le proprie capacità di ascolto e insieme valutiamo se fermarci a o andare avanti infatti il corso è selettivo ed autoselettivo.
Da poco abbiamo concluso il corso iniziato a ottobre 2019 e contiamo di inserire in organico a breve una decina di nuovi volontari.
Come contattare l’associazione per un supporto?
Il numero per parlare con un volontario tutti i giorni dalle 10 alle 24 è: 02 23 27 23 27.
La mail per info sui corsi è :napoli@telefonoamico.it
Per chi vuole supportarci su fb la pagina è: TelefonoAmicoNapoli
In occasione della Pasqua lo sportello farà i seguenti orari riportati qui: