Non ci è piaciuto lo sfogo di Gattuso nel dopo partita di Napoli Parma: ce l’ha con il mondo Rino, ma ancora una volta ha spostato l’attenzione da una gara giocata malissimo, chiusa con cinque difensori a proteggere il nulla totale dell’attacco ducale.
Il mese di Febbraio è da far tremare i polsi, l’unica buona notizia, se così vogliamo chiamarla, è che la squadra sembra essere con l’allenatore: non sappiamo se esserne felici o meno…pensate se fosse contro!!
E’ vero, giocare ogni tre giorni è un altro sport e un pò tutti stanno soffrendo di vertiginosi cali di rendimento seguiti da improvvisi picchi, l’equilibrio regna sovrano ma noi guardiamo in casa nostra e la gara di ieri sera contro il modestissimo Parma lascia un senso di terrore se pensiamo agli appuntamenti che attendono in Napoli in questo mese.
Tornando alla gara, si rivede il 433, con Elmas a fare la mezzala, il sacrificato è Bakayoko. Proprio il macedone, insieme al solito Lozano e al Politano subentrante, è la buona nuova di questo Napoli: pur senza avere ancora la giusta continuità (normale non avendo mai giocato da titolare prima) Elmas dimostra di avere freschezza, tecnica, sfacciataggine e fiuto del gol: un innesto che potrebbe rivelarsi importantissimo in una squadra che appare stanca e impaurita, con lacune evidenti in alcuni ruoli: a sinistra c’è solo Mario Rui, con Hysaj a fare da, “arrangiata” alternativa, in attacco Andrea Petagna continua a sobbarcarsi tutto il peso e il nuovo stop di Mertens e l’approssimativa condizione di Osimhen costringeranno il gigante azzurro agli straordinari, con la sola alternativa di Lozano centravanti improvvisato.
Lecito non attendersi nulla dal mercato: il Covid ha cambiato tutto, basti guardare cosa sta accadendo a Barcellona o ascoltare le parole di Marotta che ha parlato di contratti da ridefinire.
Nel caos più totale, il buon Rino ha attaccato ambiente, società e giornalisti: si sente accerchiato Ringhio e non lo ha mandato a dire, offeso dalle telefonate del Patron azzurro con altri tecnici (ma lui stesso non esitò a sedersi al tavolo di Aurelio quando Ancelotti era ancora trainer in tuta azzurra).
Alle porte il doppio confronto con l’Atalanta del simpaticissimo Gasperini: sono passati 4 mesi dal roboante 4-1 in campionato, probabilmente la gara che ha creato delle aspettative e dei giudizi che questa squadra (che riteniamo forte) non può rispettare.
Non ci resta altro che stare a guardare: il futuro è quanto mai impossibile da decifrare.
Noi tifiamo comunque per Rino, il fallimento dei prossimi appuntamenti non sarebbe solo il suo, ma quello di tutta la squadra, per la delusione di tutti i tifosi.