La sensazione è proprio quella di aver perso un caro amico, uno con cui condividere la propria vita e sorridere di fronte alle difficoltà.
È’ stata la forza dirompente di Friends che dal 1997 invade le nostre case e le colora di risate e amicizia.
Matthew Perry è stato trovato morto per annegamento nella sua Iacuzzi dopo aver praticato sport, abbandonato a se stesso nella sua vasca idromassaggio, probabilmente colpito da un arresto cardiaco che a soli 54 anni non gli ha lasciato scampo.
Friends ha segnato un’epoca e una intera generazione che si rispecchiava e immedesimava nella bella combriccola di amici che cercava di trovare la strada e di crescere con una vera identificazione in quei lavori e ideali, in quei personaggi e le loro battute, in quel set così caratteristico per colori e dinamiche.
Risate a crepapelle ma anche grandi emozioni e coinvolgimenti per le storie dei sei protagonisti, tutti sullo stesso piano coi loro aspetti caratteriali del tutto peculiari, eccessivi, divertenti.
E Chandler Bing resta uno dei più emblematici con la sua traumatica storia familiare – nella sit-come ovviamente – con due mamme di cui un padre travestito, a dir poco rivoluzionario per l’epoca, la sua folle e forte amicizia con Joey e le loro inseparabili poltrone, e infine la storia di amore romantica al punto giusto con Monica.
E così Chandler così insicuro, goffo, dalla battuta facile e demenziale, ironico e buffo allo stesso tempo, ha conquistato migliaia di fan che in questi anni si sono sentiti suoi amici a tutti gli effetti e che hanno vissuto delle sue storie, delle puntate, delle sue continue uscite fuori di testa.
Come dimenticare le scene del suo amore subito di una pazza come Janies … del suo rapporto controverso col lavoro e i numeri… della sua famiglia devastata e devastante che viene derisa con una visione rivoluzionaria quasi futuristica mentre oggi è una normalità…della sua amicizia con Joey che faceva invidia perché rassicurante e spensierata, segno di un’altra epoca, di un mondo che non ci appartiene più, di un mondo di pace che non esiste…mentre i protagonisti della serie erano impegnati a lottare nel quotidiano per condurre una vita normale fatta di lavoro, preoccupazioni, emozioni, amore, famiglie, amici .
Oggi quel mondo e quella spensieratezza non esiste più…
Friends ha rappresentato una vera carta di identità per intere generazioni, la rappresentazione di un modo di vivere e di pensare, di gioire e di piangere, di crescere e cambiare…
La proiezione nelle loro vite, in assenza dei social, è stata totalizzante, la serie ha avuto tanto di quel successo che ad un certo punto è arrivata in tutto il mondo conquistandolo.
Ecco perché volato in cielo Matthew Perry, è andato via un pezzo di cuore di Friends come Chandler che era intriso di tutto il bello e rivoluzionario della serie in assoluto più conosciuta e diffusa dell’epoca .
Se poi passiamo dal personaggio Chandler all’uomo Matthew ritroviamo molte delle sue insicurezze e fragilità…vittima come ha più volte raccontato lui stesso di dipendenze violente da alcool e droghe che hanno compromesso la sua vita pubblica e privata.
Nel suo libro ha provato a raccontare le sue dipendenze e come uscirne, eppure il dubbio che si è insinuato a poche ore dalla morte è che l’ annegamento non sia casuale, provocato da un arresto cardiaco bensì indotto da qualche sostanza assunta senza controllo.
Quale che sia l’esito dell’autopsia, resta l’amarezza enorme per aver perso un amico, un amico vero perché ci ha fatto ridere e divertire ma anche emozionare e piangere.
Mi piace ricordare Chandler seduto accanto a Joey a cazzeggiare come facevano normalmente, a condividere con gli amici spazi e tempi comuni, il famoso bar Central Park o il divano di Rachel e Monica, mi piace credere che quei sei amici siano esistiti davvero, loro e le loro storie, loro e le loro battute, loro e la loro amicizia come se fosse rassicurante sapere che da qualche parte esistano e che quando si vuole, si può sempre recuperare gli episodi più esilaranti della serie, rivederli e farlo rivivere nei panni di uno dei più caratteristici dei personaggi della serie tv più famosa al mondo.
E mi piace rievocare la sua storia di amore con Monica, la sua dolcezza, la sua tenerezza, la sua imbranataggine, la sua rivelazione dinanzi alle incredule Rachel e Phoebe che segna lo spartiacque definitivo per crescere e vivere da adulti…una lunga storia che ripercorre gli step delle nostre vite fatta di passaggi, obiettivi, sogni, desideri e quasi sempre un racconto che si snoda in una duplice proiezione ai sentimenti che fossero familiari di amore o di amicizia e poi alla realizzazione personale attraverso il lavoro e le passioni che contribuiscono a far diventare grandi.
Friends ha avuto il suo valore metaforico e pedagogico che insegna il riscatto, la voglia di farcela, di vivere e sopravvivere, di ambire ad una vita da adulti soddisfatti…
Quanto di tutto questo manca alle nuovissime generazioni proiettate come sono solo al successo facile e al delirio di immagini e web!!! Consiglierei ai millennials di ingurgitare in modo bulimico la serie di Friends per sorridere e per stabilire le priorità della vita scoprendo che forse il cellulare quasi quasi dovrebbe stare all’ultimo gradino nell’ordine delle priorità della vita.
Addio Matthew…che possa finalmente riposare in pace dopo tanta turbolenza e dopo una vita difficile fatta di schiavitu’ psicologiche, fisiche e mentali.
E se esiste un Paradiso, sarà sicuramente lì impegnato come sempre a far ridere qualcuno e a scontare le migliaia di risate che ci ha regalato e che ha regalato al mondo!