Tutti vorremmo provare la gioia. Tutti vorremmo provare quest’emozione il più possibile.
La gioia si associa ad uno stato di benessere. Si associa a qualcosa che ci fa stare bene.
La sua manifestazione è il sorriso, anche se non si sorride sempre per gioia. Alcune volte si utilizza un bel sorriso per celare una bugia, per piacere a qualcuno o per dimostrarsi simpatici.
Per gioia infatti, si sorride con la bocca e con gli occhi. Gli occhi compiono rapidi e quasi impercettibili movimenti, sotto la palpebra inferiore si formano piccole rughe e le gote si innalzano un po’ rispetto alla normalità.
Ci si sente gioiosi perché un nostro bisogno fondamentale è stato soddisfatto.
Siamo gioiosi dopo aver mangiato. Quando incontriamo qualcuno che ci fa star bene. Siamo gioiosi quando scopriamo di essere innamorati.
Questa emozione può essere vissuta con diversi gradi di intensità.
Infatti, nell’uso quotidiano, la gioia viene identificata con la felicità, con l’essere contenti, euforici. O con le espressioni tipo “sono pieno di gioia”, “sono al settimo cielo”.
È importante invece creare e avere ben presente, la distinzione tra i diversi stati emotivi.
La gioia infatti è un’emozione positiva, improvvisa ed intensa.
La sua caratteristica è contraddistinta dall’esperienza del piacere e da una certa dose di sorpresa e di attivazione. È un’emozione di breve durata.
Spesso si prova gioia nel momento in cui, si ha la sensazione di essere capaci. Capaci di far qualcosa. Competenti, abili. Questo porta al sentirsi fiduciosi. Si crede di potercela fare con le proprie capacità. È a questo punto che iniziamo a percepirci come coraggiosi. Pronti ad affrontare le difficoltà. Ci sentiamo pieni di energia. Soddisfatti. Orgogliosi, fieri e appagati.
La gioia ci fa sentire pieni di energia e più propensi ad aiutare gli altri.
La gioia è un’emozione intensa che vive solo nel presente. È un momento senza vincoli. È solo nel qui ed ora. Non la si può trattenere. È immediata.
È un’emozione impalpabile e fuggitiva. Non la si può contemplare.
La gioia riesce però, a trasformare la relazione abituale con il passato e con il futuro. Il passato si trasforma da opprimente a qualcosa che accompagna la vita. Il futuro si trasforma da un destino che angoscia ad infinite possibilità senza pericoli.
Essere gioiosi ha degli effetti positivi sull’apprendimento. Ricordiamo maggiormente il materiale che studiamo mentre si è allegri.
Si valuta positivamente se stessi. Si considerano meno gravi i propri difetti e le proprie difficoltà. Si valutano come successi i propri comportamenti passati e gli altri ci sembrano migliori su tutti gli aspetti.
Le persone gioiose riescono a vedere maggiormente le differenze tra gli elementi e raggiungono una maggiore flessibilità intellettuale. Allargano i propri interessi sociali ed artistici. Si sentono più predisposti ad accettare nuovi compiti anche se questi possono verificarsi difficili.
La gioia ci aiuta a gestire i pensieri negativi, i dolori, la competitività e la rabbia.
“La gioia sa lenire le sofferenze.”
E se non proviamo più gioia per i piccoli piaceri di tutti i giorni?
Questo è un campanello di allarme. È segno che siamo intrappolati nei problemi e nelle difficoltà. Siamo intrappolati nella mente. In una mente affollata di pensieri negativi. Una mente capace di sfinirci e deprimerci.
Prova a chiederti:
Quando è stata l’ultima volta che ho sperimentato un momento di pura gioia?
Posso gioire per qualcosa che è successo oggi?
Posso gioire per qualcosa che è successa ad altri?
Prova. Soffermarti su questi momenti ogni giorno.
Prova. Sorridi e ripensa a questi momenti.
Allena la tua gioia!