Il dj Andy Butler è una figura geniale del panorama musicale americano, ma qui poco conosciuto. Gay dichiarato è il fondatore del gruppo Hercules and love affair, formato da un collettivo di musicisti LGBT.
Inizia la sua carriera facendo il Dj nei Leather bar di Denver, sua città di nascita. Diventando famoso nel circuito gay che apprezza il genere “strong”.
L’idea di base nasce dalle difficoltà che lui ha avuto da ragazzino quando subiva attacchi dai bulli. Le persone hanno complesse identità e spesso non riescono a ritagliarsi il proprio spazio, lui stesso crescendo non riusciva a trovarlo. Andy come tutti gli artisti era un bambino molto sensibile e i suoi coetanei lo prendevano in giro tenendolo fuori dai loro gruppi. Così ha deciso di creare una comunità formata solo da persone che non avevano uno spazio in cui sentirsi a proprio agio.
L’idea si dimostrerà vincente e così nascerà il primo disco della band impreziosito dalla voce di Antony Hegarty del gruppo Antony and the Johnsons nel singolo Blind. Titolo Hercules and Love Affair. Un successo in America ma poco conosciuto qui in Italia.
Seguono altri tre dischi. Il secondo album si intitola Blue Songs ricco di atmosfere dance-vintage tipiche di certi club degli anni 80. La New York caotica e pulsante rivive in questo disco tutto da ballare. Andy con il suo ingegno fa di nuovo centro. Non si fermano e tre anni dopo, nel 2014 danno alle stampe The feast of a broken heart, il terzo disco. Ancora si balla, canzoni scritte per chi si vuol riprendere da una delusione d’amore, per riappropriarsi della propria vita. Sembra un disco fatto apposta per una festa gay in un locale affollato di persone, qui “riecheggia” la disco music degli anni passati che ora è leggenda. Tra le canzoni ascoltate Liberty che da sola rende l’idea dell’intero lavoro.
Infine nel 2017 arriva Omnion il genere mischia house, art-synth-pop, electro. E’ un tripudio delle sonorità che hanno definito lo stile della band. Dance-floor come se piovesse! Tante le “feat” dell’album sempre dal collettivo “Gendefluid”. Ogni disco della band sembra una festa pride!
La formazione odierna comprende Andy, il trans-gender franco-algerino Rouge Mary e il vocalist belga Gustaph. Ma c’è da aspettarsi che cambierà ancora!
Sarebbero da portare al successo anche in Italia, per la loro musica, ma anche per far conoscere meglio la forte personalità del loro leader.
Ma Andy non è solo il front man di un famoso gruppo che fa canzoni pop. Il suo è un concetto molto più ampio che parte dalle canzoni. Un modello, un icona, un trasgressore, un uomo impegnato nel sociale, un DJ che ha fatto della consolle la sua seconda casa.
Love & Dance