Quella della morte di Maya, quindicenne travolta e uccisa da un’auto nei pressi di piazza Carlo III, è una notizia che ha sconvolto non solo chi abita in quella zona ma tutta la cittadinanza. La sua giovanissima vita è stata stroncata così, all’improvviso, mentre attraversava la strada con un’amica, la quale, fortunatamente, è salva ed è ora, con il femore fratturato, ricoverata in ospedale. Le due adolescenti stavano probabilmente tornando a casa quando l’auto, una Smart Forfour guidata da un ragazzo di 21 anni, le ha colpite in pieno. Nell’impatto, molto violento, Maya è stata sbalzata in aria e, nel ricadere in terra, ha battuto violentemente la testa contro lo spatitraffico che si trova al centro della piazza. Inutili sono stati i soccorsi; i sanitari del 118 giunti sul posto, infatti, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della giovane. Ora, ovviamente, il conducente – che nell’immediatezza dei fatti ha dichiarato sotto choc di non aver visto le due passanti -, è indagato per omicidio stradale e si attendono gli esiti dell’indagine da parte delle autorità competenti. Quello che già si sa è che gli agenti della Sezione Infortunistica stradale della Polizia Locale di Napoli hanno analizzato i tabulati ricavati dal cellulare del ragazzo e hanno scoperto che quando si è verificata la tragedia quel telefono non era in uso. Inoltre, sono risultati negativi gli esami tossicologici, quindi il ventunenne non aveva bevuto e non era alla guida sotto l’effetto di droghe. In aggiunta, è cominciata l’analisi dei video registrati dai sistemi di videosorveglianza della zona, che potrebbero fornire conferme alle prime ipotesi formulate dagli agenti dell’Infortunistica e gli accertamenti riguarderanno anche la «scatola nera» della Smart, sottoposta a sequestro come il cellulare del conducente.
Ieri, alle 10.30, si sono svolti i funerali di Maya nella chiesa di Nostra Signora di Lourdes a Calata da Capodichino, dove era residente, e l’ntero quartiere si è stretto nel dolore. L’ingresso in chiesa, ovviamente, per via delle misure di distanziamento, è stato consentito soltanto ai parenti, ma tantissime, circa 200, sono state le persone che hanno atteso all’esterno, dove, alla fine della messa, un lungo applauso si è levato al cielo per accompagnare il feretro quando è stato portato via. Decine di amici di Maya si sono, poi, ritrovati nel punto dell’incidente dove sono stati deposti orsacchiotti e fiori.
Come sappiamo, nelle scorse ore, ci sono state anche numerose polemiche seguite all’incidente per via del fatto che l’mpianto semaforico, che dovrebbe governare l’incrocio in cui è avvenuto l’impatto, è spento da tempo. I commercianti della zona, addirittura, assicurano che non è mai entrato in funzione. Sulla questione ha risposto il vicesindaco Panini, il quale ha dichiarato che sono semafori a lampeggio da diversi anni anni, perché appena installati e testati si sono mostrati inadeguati a regolare il traffico.
Esprimiamo cordoglio per la famiglia della piccola Maya.