In tre appuntamenti che si terranno nei mesi di ottobre e novembre, cinquanta partecipanti, accompagnati dall’associazione Medea Art, avranno la rara occasione di visitare i cortili, il teatro e le grotte del Palazzo Donn’Anna a Posillipo.
Il monumentale edificio, situato all’inizio di Via Posillipo e da sempre avvolto da leggende e misteri, fu voluto da Donna Anna Carafa, moglie del viceré duca di Medina de Las Torres e fu commissionato, nel 1630 al più importante architetto napoletano dell’epoca, Cosimo Fanzago.
Lo stile era basato sui canoni del barocco napoletano e prevedeva due ingressi, uno dal mare e l’altro da quella che poi diventerà Via Posillipo.
Il progetto non fu tuttavia completato a causa della prematura morte di donn’ Anna e della temporanea caduta del viceregno spagnolo del 1648.
Per molti anni quella che sembrava essere una rovina antica fu confusa fra i resti delle ville romane che caratterizzano il litorale di Posillipo per poi essere riscoperto nel XIX secolo dai diversi proprietari che hanno cercato più volte di cambiarne la destinazione d’uso.
Molte sono state le leggende e i racconti che i napoletani hanno tramandato circa le vicende avvenute all’interno del palazzo.
Matilde Serao, nel suo libro “Leggende di Napoli” racconta infatti di omicidi ed amori tragici che vedrebbero protagoniste e carnefici proprio le nobildonne abitanti del palazzo durante il 1600
Storici e archeologi della Medea Art, i quali hanno lo scopo di promuovere il patrimonio artistico e naturalistico campano, accoglieranno i visitatori, durante gli incontri del 19 e 30 ottobre e del 15 novembre, in un “viaggio” unico e straordinario a ritroso nel tempo, corredato da slides e immagini d’epoca ma soprattutto caratterizzato dal vivo contatto con la storia napoletana e con il tufo e i paesaggi che le hanno fatto da cornice.
Per partecipare all’evento è necessaria una prenotazione via mail (info@medeart.eu) o tramite telefono (3404778572) ed il versamento di un contributo di 13€
Si prevede la possibilità di iscriversi gratuitamente all’associazione sia tramite il sito: www.medeart.eu o stesso sul luogo della visita.