Nell ‘undicesimo secolo la conca di Agnano formata dal cratere si trasformò in un lago
La formazione del lago di Agnano risale molto probabilmente al X secolo e, da allora, alcuni problemi si ripropongono quasi immutati. Infatti, già nel 1312, Roberto d’Angiò obbliga i proprietari terrieri a mantenere la pulizia dei canali presenti nei loro poderi, canali che oggi sono spesso ostruiti o fatti oggetto di sversamenti abusivi.
Ai tempi del Viceregno il Lago ottenne il momento di peggior fama in assoluto: l’intera Europa, e Napoli in particolare, era terrorizzata dalle epidemie di peste e altre malattie. Nel 1656 arrivò a Napoli un’epidemia di peste che in pochi mesi decimò i tre quarti della popolazione.
Fra i focolai, ovviamente, non poteva mancare Agnano che per colpa dell’aria irrespirabile che c’era li, e per la credenza medica dell’epoca, che le malattie si diffondessero nell’aria malsana. Si pensava infatti che l’aria pestilenziale e la scarsa igiene fossero causa naturale di malattie come la malaria, peste e colera. Fu il medico Ferdinando Palasciano che dimostrò che, nonostante Ferdinando II di Borbone avesse vietato la lavorazione della canapa attorno al Lago di Agnano, l’incidenza delle malattie era addirittura aumentata e non diminuita in zona.
Nel 1861, si decide di procedere alla bonifica dell’area ed al prosciugamento del lago, idea contemplata in un progetto elaborato già nel 1839, poi rielaborato nel 1856 ed infine definito nel 1861. Il progetto prevede la costruzione di un canale tra il lago e la spiaggia di Bagnoli. I lavori vengono realizzati, tra numerosi intoppi e difficoltà, tra il 1865 ed il 1871. Dopo il prosciugamento del lago si scoprono ben 72 sorgenti di acqua.
Spesso, nei documenti antichi , quando si parla del lago di Agnano si parla anche della Grotta del Cane una cavità realizzata dall’uomo tra il quarto ed il terzo secolo A.C., famosa per il fenomeno della mofeta. La grotta è famosa sin dall’antichità proprio per la presenza di un gas letale, che altro non è che anidride carbonica che, essendo più pesante dell’aria, ristagna e le sue emissioni non superano il metro di altezza. Per questo, quando si introduceva nella cavità un animale di piccola taglia, come un cane, a differenza di un uomo, il povero animale avvertiva subito gli effetti nocivi perchè respirando aria ricca di CO2 e povera di ossigeno, sarebbero svenuti nel giro di pochi secondi, e successivamente sarebbero morti per soffocamento a causa di mancanza d’ossigeno.
Oggi Il cratere di Agnano ospita anche il complesso delle Terme di Agnano, in fase di riorganizzazione, e
l’ ippodromo di Agnano.
LA LEGGENDA DEL LAGO DI AGNANO
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Secondo la leggenda, il lago di Agnano sarebbe il risultato di una maledizione divina. Si narra infatti che un tempo, in quella zona, si trovava un fiore meraviglioso che faceva innamorare chiunque lo avesse visto. Questo era un fiore magico e nessuno poteva coglierlo. Un giorno, però, una donna bellissima, ma dal cuore malvagio, colse il fiore e lo nascose nel suo petto.
La donna venne scoperta e punita dagli dei, che trasformarono lei e il fiore in un lago di fuoco. Solo l’intervento di un santo riuscì a placare la furia divina e a far diventare il lago di fuoco un lago d’acqua.