Seconda vittoria consecutiva per il Napoli contro un combattivo Genoa: al termine di una gara tirata, dominata nel primo tempo, poi scivolata dalle mani e ripresa nel finale, gli uomini di Spalletti hanno compiuto la missione, prendere sei punti nelle prime due giornate, in attesa di un aiuto dal mercato.
Eh già perchè, a dispetto della non eccezionale qualità degli avversari incontrati, sono si giunte due vittorie, ma piuttosto sudate anche se per motivi diversi.
Privo dello squalificato Osimhen e dell’infortunato Zielinski, oltre a Demme che ne avrà per un bel po’, Spalletti ha dovuto fare di necessità virtù, schierando una mediana a tre con gli unici calciatori arruolabili (Elmas, Lobotka e Ruiz) con il solo Gaetano come, discutibile, alternativa. In avanti il tridente leggero Insigne-Lozano-Politano si è comportato abbastanza bene mentre la difesa, comandata egregiamente da Koulibaly e Manolas, ha retto, nonostante qualche affanno nella prima metà della ripresa.
Nel primo tempo è il Napoli a fare la gara, le occasioni non mancano ma gli avanti azzurri sembrano poco lucidi: serve un colpo di Fabian Ruiz (deludente, al di là del meraviglioso gol, la sua prova) per sbloccare la contesa. Il gol del vantaggio sembra regalare tranquillità agli azzurri che, pur non brillando per iniziative individuali, portano lo striminzito vantaggio fino al riposo.
Nella ripresa, però, i grifoni aumentano l’intensità e così i partenopei iniziano a soffrire i padroni di casa, squadra onestamente non di primissimo livello ed in attesa dei rinforzi.
Un miracolo di Meret ed un gol annullato giustamente dal Var sono il preludio al pari: Ghiglione crossa e Di Lorenzo si dimentica di Cambiaso che pareggia.
Spalletti cambia: dentro l’elettrico Ounas per Lozano (ancora lontano dalla migliore condizione) e Petagna per lo stanchissimo Politano. L’algerino è adrenalina pura e in Genoa si ritrae: Mario Rui si guadagna e calcia una punizione, il testone di Petagna, con le valigie pronte, fa il resto.
Due a uno e finale di gestibile sofferenza con il Genoa che non ne ha più e azzurri che non riescono a piazzare il colpo letale.
Mancano 48 ore alla chiusura del mercato e tante questioni sono ancora irrisolte: urgono un centrocampista di peso (Zambo Anguissa, centrocampista tutto muscoli del Fulham e dei Leoni d’Africa, sembrerebbe essere il prescelto) e un terzino, nonostante Juan Jesus che sarebbe, comunque, una soluzione di ripiego. Da definire Petagna (ci penseremmo bene prima di privarcene) e Gaetano (perchè non tenerlo in rosa almeno fino a Gennaio?), da confermare assolutamente, invece, Ounas, capace, specie nei finali di gara, di cambiare passo e torturare avversari stanchi.
Esultiamo per questi sei punti conquistati nell’anteprima del campionato, aspettando la Juventus orfana di CR7 e capace di racimolare un solo punto tra Udinese ed Empoli e fiduciosi dell’accoglimento del ricorso sulle giornate di squalifica comminate ad Osimhen: il futuro potrebbe essere roseo, ma è il momento di non sbagliare le mosse che potrebbero essere decisive in vista di una stagione lunga e piena di impegni.