Tre punti contro il Bologna, ed una intera settimana per potersi allenare: di meglio non poteva chiedere Rino Gattuso, per preparare al meglio lo sprint finale che nelle speranze sue, di De Laurentiis e dei tifosi, dovrà regalare al Napoli il tanto agognato quarto posto con annessa qualificazione alla prossima Champions League.
Nel 3-1 rifilato ai rossoblù Domenica scorsa, nonostante la prestazione nel suo complesso non sia stata esaltante con gli azzurri a lungo in balia degli uomini di Mihajlovic, ci sono stati alcuni segnali confortanti.
Su tutti il ritorno al gol dopo un intero girone di Victor Osimhen, che oltre ad aver segnato una rete ed averne sbagliata un’altra ancor più semplice, ha mostrato progressi incoraggianti dal punto di vista della condizione atletica, facendo rivedere gli scatti brucianti che avevano fatto innamorare i tifosi azzurri a Castel di Sangro.
Altra nota positiva la maiuscola prestazione di Insigne, autentico trascinatore dei suoi, che in questa stagione sta inanellando numeri importanti: con la doppietta di Domenica Lorenzo ha superato Cavani nella classifica dei marcatori azzurri in campionato, e si appresta a superare il Matador anche nella graduatoria generale (104 gol contro i 103 del talento di Frattamaggiore).
Le speranze azzurre di acciuffare la quarta posizione passeranno, inevitabilmente, dalle prossime due trasferte che vedranno gli azzurri impegnati in due scontri diretti: dopo la sfida di domani (ore 20:45) a San Siro contro il Milan di Pioli, il Napoli sarà impegnato Domenica prossima a Roma contro i giallorossi di Fonseca.
Saltata, in extremis, quella che sarebbe stata la terza trasferta in 8 giorni, visto che il recupero della ormai famigerata Juventus- Napoli non giocata ad Ottobre, previsto per Mercoledì 17, è stato spostato proprio ieri sera al 7 Aprile.
Tornando alla sfida con il Milan, va sottolineato come il cammino dei rossoneri in questa stagione sia in qualche modo emblematico, e rappresenti quello che il Napoli avrebbe potuto, e non è invece stato in grado di fare.
La rosa allestita da Maldini è infatti assolutamente paragonabile a quella azzurra (se non inferiore), fatta eccezione per Ibrahimovic, il cui arrivo a Napoli, caldeggiato da Ancelotti, fu osteggiato da Giuntoli ed accantonato con l’arrivo di Gattuso.
L’impatto che il fuoriclasse svedese ha avuto sul Milan è evidente, sia in termini squisitamente tecnici che di leadership nello spogliatoio, visto che Zlatan ha convinto i propri compagni di poter recitare un ruolo da protagonisti in questo campionato.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti, visto che il “Diavolo” è stato a lungo in testa alla classifica, e sta tenendo botta anche dopo il sorpasso dell’Inter, nonostante durante la stagione Pioli abbia dovuto far fronte a moltissime assenze per infortuni e covid (per ben tre volte lo stesso Ibra), senza che queste diventassero una scusa per abbattersi come accaduto da queste parti.
Anche il modo di onorare l’Europa League di azzurri e rossoneri appare diametralmente opposto: mentre a Napoli l’ignominiosa eliminazione per mano del modestissimo Granada è stata salutata quasi con sollievo, permettendo alla banda Gattuso di allenarsi per bene per rincorrere il quarto posto, il Milan senza tutto l’attacco è andato a dominare ad Old Trafford contro lo United secondo in Premier League, agguantando il meritatissimo pareggio nel finale e dimostrando dunque carattere e la giusta mentalità.
Nonostante il tecnico ex Lazio ed Inter recuperi, per domani, Theo Hernandez e Chalanoglu, non dovrebbero farcela a rientrare i vari Ibrahimovic, Rebic, Bennacer, Romagnoli, Mandzukic e Calabria: il Napoli per la prima volta dopo molto tempo avrà quindi meno defezioni in rosa rispetto ai propri avversari.
Oltre allo sfortunatissimo Ghoulam, che Domenica scorsa si è rotto il crociato del ginocchio sinistro ed ha quindi concluso la stagione, sono rimasti ai box infatti i soli Petagna e Rrahmani (risentimento muscolare per lui nell’ultimo allenamento), mentre Lozano ha svolto l’intera sessione col gruppo già da Venerdì e si candida dunque almeno per un posto in panchina.
In difesa Gattuso dovrebbe preferire Maksimovic al convalescente Manolas, affiancandolo a Koulibaly con Di Lorenzo ed Hysaj sulle fasce; a centrocampo dovrebbero essere confermati Fabian e Demme, con Insigne e Politano esterni d’attacco e Zielinski alle spalle di uno tra Osimhen e Mertens, con il nigeriano apparso nettamente più avanti di condizione rispetto al belga.
Torna disponibile Lozano, dunque, ed è proprio del messicano l’ultimo gol azzurro a San Siro: il “Chucky” portò avanti il Napoli di Ancelotti al Meazza il 23 Novembre 2019, ma l’illusione durò poco, visto che dopo appena 5 minuti Bonaventura fissò il punteggio sul definitivo 1-1.
Bonaventura punì il Napoli anche nell’ultima delle 32 affermazioni milaniste in serie A (15 i successi azzurri nei 73 precedenti), prima fornendo a Menez l’assist per il vantaggio rossonero, e poi siglando il gol del definitivo 2-0 del 14 Dicembre 2014.
Sono invece legate a Insigne le due ultime vittorie azzurre in trasferta nella Milano rossonera: Lorenzo fu protagonista, con un tiro a giro dei suoi ed una splendida punizione, nel memorabile 4-0 con cui il Napoli di Sarri espugnò San Siro il 4 Ottobre 2015, ed aprì le marcature chiudendo un fulmineo contropiede nel 2-1 del 21 Gennaio 2017.
La ritrovata brillantezza di Osimhen ed Insigne, il recupero di Lozano, le fatiche infrasettimanali del Milan: la speranza è che tutto questo basti per fare punti a San Siro, e tenere ancora vive le speranze di tornare in Europa dalla porta principale.