Premessa: Quello, andato in scena Sabato 22 Luglio 2017 presso l’Arena Flegrea, più che un concerto, è stata una vera e propria festa. Tutta Napoli era in attesa dello spagnolo Alvaro Soler; e noi di Senza Linea non potevamo certo mancare.
Innumerevoli davvero le persone che sin dalle prime ore del pomeriggio hanno iniziato a stanziarsi fuori i cancelli della struttura in cerca del posto migliore per affrontare la fila, e bene hanno fatto perché man mano che il tempo scorreva la gente aumentava a dismisura. Quella dello spagnolo è una carriera in rapida ascesa che, facendo breccia nei cuori dei più piccoli, ha spopolato in tutte le classifiche mondiali con hit di grande successo. Tornando a noi; al solito, causa direttive del management, non ci è stato possibile avvicinare l’artista di persona, ma poco male in quanto ciò che volevamo vedere davvero si sarebbe verificato dopo un po’ sotto i nostri occhi; e nonostante tutto è stato apprezzabile riscontrare che qualche ragazzino è riuscito ad avvicinarlo. Entrati in Arena (ormai le facce degli addetti son più o meno note) ci facciamo il solito giro di rito con qualche collega per il solito caffè e quattro chiacchiere, nel mentre sul palco suonano della musica di intrattenimento a cura di qualche radio locale. E’ bello vedere che le prime file sono già gremite di ragazzini festanti e di genitori che si preparano ad una bella serata passata in piedi (sia chiaro..sarà impossibile sedersi in alcune zone dell’arena). Essendo ormai a metà di quest’edizione del festival si iniziano a tirare un po’ le somme di quello a cui abbiamo assistito; (quello dello spagnolo è il quarto di nove eventi annunciati) è riduttivo dire che tutto è stato bello, o che tutto è piaciuto, perché in ogni occasione c’è sempre stato qualcosa di più…ma di questo ne parleremo poi. Tra risate e chiacchiere siamo arrivati finalmente all’ora dell’esibizione.
La serata: Ad aprire le danze, e scaldare il pubblico, è chiamato il cantante emergente Lelio Morra, che, accompagnato da Stefano Bruno ci presenta alcuni estratti del suo primo album; “Il mare intorno“, “Il cuore detta legge“, “Elena“, “Le canzoni” ed infine “Dedicato a chi“. L’artista sembra apprezzare molto il calore a lui riservato dal pubblico, e ricambia con passione e coinvolgimento nell’esecuzione dei pezzi. Il tempo ed il luogo però non permettono di dilungarsi altrimenti….la folla, ormai davvero numerosa, è in attesa di colui che alle 21:40 sale sul palco dell’arena…Alvaro Soler. L’arena esplode di urla e strepitii dei presenti, e così si apre la serata. L’artista corre, salta e saluta spesso i fan delle prime file; è visibilmente contento dell’accoglienza, e non perde a sua volta occasione per ricordare quanto si senta legato a Napoli e a questa terra. Si susseguono veloci tutti i brani più famosi eccezion fatta per due cover di lusso (“La flaca” in onore di Jarabe de Palo, e “Tuyo” più conosciuta come la canzone portante di una nota serie televisiva), la gente salta, e balla nell’arena…il ritmo è bello, si respira una bella sensazione, ma dopo un’ora il cantante scende dal palco pronto già ad eseguire i bis di rito. La cosa ci lascia un pò con l’amaro in bocca (certo non devi strafare, ma magari potevi riempire un po’ la scaletta), ma pare non contare molto per i suoi fan…chi è accorso per vederlo non è rimasto certamente deluso.
Ma magari: Come serata, quella appena finita, è stata parecchio piacevole, ma non possiamo fare a meno di avere un pò di amaro in bocca per come sia passata quasi senza lasciar traccia. Ci aspettavamo di sicuro qualcosina in più dall’autore spagnolo, ma poi a pensarci data la giovane età va benissimo così. Vuol dire che ci sarà certamente modo di rifarsi in futuro con altri brani ed altri futuri successi.