La fontana Fonseca – meglio conosciuta come fontana del Sebeto che prende il nome dalla statua, fulcro della composizione, che rappresenta il mitico fiume
– Fu costruita nel 1635 per volere del viceré Emanuele Zunica e Fonseca, su progetto di Cosimo Fanzago; l’esecuzione dei lavori fu invece affidata al figlio Carlo Fanzago. La sua originaria collocazione era alla fine della strada Gusmana, detta in seguito salita del Gigante (oggi via Cesario Console),.posizionata in modo tale da essere di fronte a via Santa Lucia. Nell’anno 1900 la fontana fu smontata e solo nel 1939 fu ricomposta nell’attuale collocazione, dopo che negli anni trenta fu realizzata la colmata del tratto finale di via Caracciolo.
La base della fontana è tutta in piperno; la parte superiore è composta da tre vasche in marmo, di cui la centrale è quella più grande che sporge verso l’esterno.
Su di questa si ergono due mostri marini dalle cui bocche sgorga l’acqua. La scultura di rilievo è situata al centro ed è rappresentata da un vecchio ignudo, simboleggiante il fiume Sebeto, l’antico corso d’acqua che scorreva nel cuore della città. I due tritoni ai lati della fontana hanno sulle proprie spalle delle buccine (conchiglie tortile) che gettano l’acqua nelle vasche laterali. A completare la fontana vi è una lapide, sormontata dai tre stemmi del viceré, del Re di Spagna e della città di Napoli
Dopo anni in cui la fontana è stata nel degrado più assoluto, alla mercé di vandali, finalmente nel 2022 è stata sottoposta ad interventi di restauro.