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© 2022 Senzalinea testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 11/11/2015.Direttore Responsabile Enrico Pentonieri
Riflessioni Senza Linea

L’anno delle vendette

Fabiana Sergiacomo
Fabiana Sergiacomo 3 mesi fa
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11 Min Lettura
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E’ proprio così!

I media sono subissati dal rancore feroce di Harry e Shakira che stanno vomitando la loro voglia di vendetta dritta dritta contro i propri paventati nemici, che poi sono stati i loro coinquilini, gettando le loro storie ad affamare pagine e pagine di gossip.

Harry, nella sua prima autobiografia ufficiale, scritto da J. R. Moehringer e pubblicato da Penguin Random House, ha sputato odio contro la famiglia reale, alternando qualche complimento alla richiesta insistente di scuse per la moglie Megan da parte di tutti i suoi componenti.

La storia si dilunga in ben 416 pagine ed è disponibile in formato digitale, tascabile e cartonato ed è stato tradotto in quindici lingue.

In realtà, da una delle ultime dichiarazioni dell’ex principino, il libro  conteneva nella versione iniziale 800 e più pagine, ridotte della metà per conservarsi ancora qualche cartuccia per una prossima biografia?

Così com’è uscito, il libro ha avuto un successo immediato su scala mondiale, con più di un milione di copie vendute in un breve lasso di tempo, eppure nonostante tutto, la sua popolarità è ai minimi termini.

Già la scelta del titolo “Spare”, che significa “ultimo” e che in inglese ha vari livelli semantici,  tra  il “cadetto” e lo “scarto – la ruota di scorta” (spare change sono le monetine di resto che rimangono in tasca): quasi a voler fungere da provocazione per la sua posizione marginale per la monarchia britannica.

Ciò che attraversa il libro è una sete di vendetta, laddove descrive un padre a tratti amorevole, ma responsabile di un’assenza e di una distanza acuita dopo la morte di Diana che chiederebbe addirittura scusa per il comportamento assunto; un fratello William, il prossimo erede al trono che, insieme alla moglie Kate, descritta come un’abile calcolatrice, studiavano come dare in pasto ai giornali scandalistici la storia d’amore tanto contestata con Megan Markle, salvaguardando sempre la loro immagine benvoluta dal popolo inglese e, in generale, una corona intenta a pilotare l’informazione del gossip a discapito dei coniugi Harry-Megan.

Il problema è che la sete di vendetta, purtroppo, vada di pari passo con la sete di denaro, e emerge chiaramente che il tutto sembra finalizzato a riprendersi degli spazi da cui Harry e la sua famiglia siano stati estromessi per scelta della Regina.

Le accuse sono di razzismo, discriminazione, classismo e chi più ne ha più ne metta, però se anche tutto ciò è vero non è gettando fango sulla propria famiglia che si vince la battaglia della vendetta…

Peraltro, tranne il silenzio di Re Carlo e del principe William, candidato al trono, le uniche parole pronunciate da Kate sono state proiettili ferocissimi, laddove interpellata sull’uscita del libro, ha dichiarato con una punta di veleno che non a tutti le terapie producono gli effetti positivi desiderati, alludendo alla crisi depressiva e alla solitudine lamentata dal principe Harry e non risolta nemmeno con l’aiuto degli psicologi più bravi della Gran Bretagna e non solo.

Insomma, un colpo basso basso, non degno di una prossima Regina, considerando che se vero è che il piagnisteo del principe Harry da vittima ha stufato i più del Regno Unito, non è denigrandone il dolore e la disperazione per la perdita della madre che si chiude la questione, nè lo si mette a tacere.

Del resto, Harry non nasconde le sue fragilità e le sue debolezze, preda di droghe e alcool, cattivi consigli e brutte abitudini, fino a ridestarsi col suo matrimonio e coi suoi figli, con parole commoventi dedicate all’amore della madre e alla sua figura dopo che egli stesso dichiara con sofferenza e angoscia di aver rimosso tutti i ricordi per ben 13 anni fino a trovare la forza per  riviverli e valorizzarli nuovamente nella sua memoria.

La sua tendenza ad essere vittima del sistema e anche di se stesso e, forse agli occhi del mondo, anche della moglie, ne farà anche un successo saggistico letterario ma da un punto di vista della storia, tranne l’aspetto profondo del dolore e dell’amore per la madre e della madre, vittima come lui di un sistema che può divorare chi non è preparato ad affrontare la sfida, diviene difficile simpatizzare per la famiglia reale, che poco dopo le vacanze di Natale ricorda più le atmosfere di “parenti serpenti” che quella sorridente da Mulino Bianco, pur avendone tutti i crismi.

Le radio di tutto il mondo impazzano per l’ultimo singolo inciso da Shakira, “BZRP Music Sessions #53”, realizzato in coppia con Bizarrap (alias Bzrp) che è diventato, in brevissimo, un successo planetario.

Il brano, una volta diffuso il contenuto e la sua traduzione, è divenuto immediatamente elemento di gossip poiché la cantante colombiana non ha nascosto nè sotteso nulla di ciò che pensa in merito all’ex marito Gerard Piqué e alla sua nuova fidanzata Clara Chia Marti, con la quale il calciatore del Barcellona ha tradito la compagna per più di un anno prima che questa si accorgesse della presenza di una terza incomoda all’interno della sua relazione ormaifinita sulla bocca di tutti.

La canzone contiene dei passaggi che si rivelano davvero al confine tra la vendetta e il rancore più vivo, tra una esigenza di riscatto e la mortificazione dell’ex, tra la sensazione di rabbia e rivincita e il ribrezzo per l’ex marito e le sue nuove scelte di vita.

E così Shakira affronta passo passo tutte le sensazioni di una donna provata dall’odio per il tradimento scoperto, peraltro, in casa sua, dopo anche rivelazioni di alcuni fan che avrebbero visto più volte il calciatore in compagnia della giovane nuova compagna.

La miscela esplosiva è odio, rabbia, delusione, inadeguatezza, mortificazione per essere stata soppiantata da una più giovane ma che non vale quanto lei.

E per far questo non bada alle metafore, così lei sarebbe la Ferrari e la nuova compagna una Twingo; lei potrebbe sembrare una donna ferita e in lacrime e invece è una donna che fattura!!!… lui aveva un Rolex ma ha preferito un Casio….

Fuori di metafora, Piquet non è stato a guardare, si è presentato fieramente ai giornalisti mostrando il suo orologio Casio, sottolineando che è per la vita, evidenziando che non trattasi di scappatella ma di una storia vera con la ragazza più giovane di lui di 20 anni quasi in risposta alla frase “Io valgo due 22enni“, e ad arricchire il polverone del gossip, facendo gongolare i giornali scandalistici di tutto il mondo, si è recato alla gara proprio con la discussa “twingo” per sottolineare la consapevolezza delle scelte e del cambio di vita!…e poi a fine testo, gli dà apertamente del tonto “Vai ad accelerare, rallenta. Ah, tanta palestra. Ma allena un po’ anche il cervello“, e forse in fondo ha ragione, perchè Shakira è Shakira!!!

Insomma, a conti fatti, proprio un brutto vedere! proprio uno sputtanamento tra i due disgustoso e pietoso!

Shakira parla da donna ferita, delusa, colpita dal tradimento, peraltro, aggravato dalla giovane età della prescelta, estranea anche al mondo vippettaro, che sembra non digerire durante tutto l’iter della canzone, ma non si ferma qui, affonda denigrando tutte le scelte dell’ex marito come sbagliate, folli, ricordando quanto sia cambiato e non più riconoscibile, e quindi per questo, ai margini.

E poi, si lamenta della suocera vicina, invadente e insolente e dopo la Twingo, mette in bella mostra sul suo balcone e in direzione proprio della casa della sua temuta vicina, un fantoccio vestito da strega per evidenziarne la somiglianza (!?!).

Gli ingredienti di una scottante delusione d’amore ci sono tutti, proprio tutti, il problema è averli cantati…e gridati al vento, e se da un lato, probabilmente, c’è stato coraggio e anche una forma di liberazione, una sorta di catarsi da elaborazione del lutto per la fine di una storia importante, dall’altro, questo rimpallo sui media è troppo anche per i più temerari del gossip.

Un passaggio lo salverei, però, perchè se è vero che la canzone è punto punto l’espressione del suo grido di dolore e della sua sete di vendetta unita alla voglia di mortificare l’immagine mondiale del suo ex compagno, fa qualcosa in più…

Shakira rivendica la sua autonomia, con forza, sottolineandone l’importanza, quindi non lacrime, ma fatturato laddove la canzone dice testualmente “Pensavi di avermi ferito e di avermi reso più dura. Le donne non piangono più, le donne fatturano“…vendicando in un colpo solo tante donne vittime di storie simili ma magari intrappolate nella dipendenza economica o messe agli angoli perché non in grado di provvedere a loro stesse, come a voler dire dopo tanto male, mentre lui va in giro con una “twingo” e un “casio”, ci guadagna qualcosa anche lei, svettando, in un batter d’occhio, le classifiche canore di tutto il mondo…

Mica poco!!!

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Pubblicato da Fabiana Sergiacomo
Fabiana Sergiacomo, funzionario del Miur, appassionata della mia città e della sua inesauribile cultura. Dotata di una passione sconfinata per la lettura, la scrittura e l'arte che Napoli offre in ogni angolo e in ogni suo tratto caratteristico.
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