Luxuria è certamente una delle figure più importanti della comunità Lgbti italiana. Animatrice e curatrice di eventi culturali, teatrali e notturni molto rilevanti, sempre attiva nel panorama della politica italiana, Luxuria non ha mai tralasciato il suo impegno per i diritti civili delle persone lgbti, impegnandosi in prima persona anche durante la campagna per il riconoscimento delle Unioni Civili.
Nel 2017 è stata opinionista per L’Isola dei Famosi, condotta da Alessia Marcuzzi (edizione targata Mediaset) ed ha pubblicato, con Stefano Genovese, “Il coraggio di essere una farfalla” (ed.Piemme).
Incontriamo Luxuria mentre, in periodo di Pride, viaggia per tutta l’Italia come testimonial dei diritti Lgbti.
Luxuria, in un servizio delle Iene intitolato “Luxuria faccia a faccia con il suo hater” hai incontrato uno dei tuoi hater più assidui. Il servizio si conclude con un vostro selfie postato sui social accompagnato dalla frase «si odia quello che non si conosce». Cosa ti senti di dire a chi diffonde odio sul web?
La mia convinzione è che si odia ciò che non si conosce concetto che poi è alla base del pregiudizio. In questo caso il protagonista è stato un ragazzo che ha passato gran parte della sua gioventù a insultarmi sul web, invece di cercarsi una fidanzata o fare sport, trasformando il web da rete Internet a rete fognaria. Ho capito che questi “odiatori” sono degli sfigati e non hanno il coraggio di dire le cose in faccia e sfogano le loro frustrazioni sul personaggio noto di turno. A telecamere spente ho avuto modo di parlare con questo ragazzo e mi ha confessato di avere mille problemi solo che, invece di risolverli, lui veicola tutto il suo odio su di me.
A proposito del “ caso Insinna” hai rivelato che ci sono anche altri professionisti della tv che trattano male sarte, autori e truccatori ed hai anche speso parole molto gentili verso i tuoi colleghi, ma com’è Luxuria con i suoi assistenti?
Le giornate “no” le abbiamo tutti, quando mi capitano sono più silenziosa e meno sorridente rispetto al solito ma non penserei mai di prendere a parolacce e insultare la gente che sta facendo semplicemente il proprio lavoro. Io non sopporto quelli che sono famosi e devono trattare male gli altri lavoratori. Se dovessi essere testimone di una cosa del genere, io reagirei.
All’ultimo Pride di Latina ha fatto discutere uno striscione con su scritto “W la F***” , si è parlato di omotransfobia. Tu che idea ti sei fatta a riguardo?
Hanno fatto un omaggio alle lesbiche, forse dimenticano che al Pride ci sono tantissime lesbiche che organizzano e che partecipano all’evento. A parte questo, io direi << Viva la donna>>, perché una donna non va circoscritta al solo organo genitale, la donna è cervello, è sensibilità, la donna deve essere rispettata e non deve essere trattata male. Se poi vogliono tenere questo linguaggio, l’anno prossimo per essere coerenti metteranno uno striscione con su scritto “W il C***”.
È da poco uscito il tuo nuovo libro “ Il coraggio di essere una farfalla”, sulle grandi questioni “transgeniche” del nostro tempo. Come mai hai scelto la farfalla come animale? Cosa rappresenta per te?
La farfalla rappresenta la libertà e la trasformazione siccome da bruco diventa farfalla. Vola e si nutre di luce, di fiori e di profumi ed è per questo un animale straordinario.
Sei stata la madrina del Basilicata Potenza Pride 2017 e sei la prossima madrina del Siracusa Pride 2017. C’è chi confina il Pride a una manifestazione a cui prendono parte solo persone Lgbt, nello spot del Siracusa Pride oltre ad evidenziare le bellezze della Sicilia, tu inviti tutti a partecipare. Come mai nel 2017 c’è ancora tanta diffidenza nei confronti del Pride?
Basta venire a uno dei nostri Pride per vedere al nostro fianco i nostri amici, i nostri parenti e i nostri colleghi di lavoro ed anche persone che non conosciamo ma che condividono le nostre battaglie e credono nell’uguaglianza. Questa è la dimostrazione che le rivendicazioni della comunità Lgbt non sono più solo nostre ma che sono condivise da tutti quelli che credono nella libertà di poter amare serenamente.
Recentemente sei stata opinionista all’Isola dei famosi. Quest’anno, il cast del reality è stato criticato per avere nomi poco noti. Cosa diresti a chi ha attaccato così L’Isola?
Gli direi grazie! Se mancano le critiche ad un reality, è meglio chiuderlo prima di partire perché le critiche sono fondamentali a creare le giuste dinamiche. Senza le critiche e un po’ di battibecco moriremmo tutti di noia.
Hai preso parte a due puntate di Furore sulla Rai. Come vivi questa nuova moda della televisione italiana di rigenerare con nuova linfa, vecchi programmi di successo?
Sono programmi estivi, programmi anguria, programmi spensierati, con tanta musica e tante canzoni. Si tiene la tv accesa anche solo per svagarsi un po’, la televisione è un modo per passare il tempo. Non sempre si possono trovare format nuovi e dunque riciclare format già esistenti può essere un’ottima soluzione.