Una prova bella e convincente: il Napoli di scena a Torino ha mostrato finalmente i primi frutti del lavoro di Mister Ancelotti: bellissimi i primi 25 minuti, un dominio puro e assoluto dei partenopei contro i padroni di casa, il Torino, che pure alla vigilia parevano avversario assai piu’ ostico di quanto si siano poi mostrati.
Bel gioco dunque, con due differenze fondamentali rispetto allo scorso anno; il primo è chiaro ed evidente: utilizzo profondo della rosa a disposizione con schemi e uomini che cambiano in continuazione prima e durante le gare. E così spazio a Luperto, Verdi e Rog dal primo minuto, schema 442 0 242 0 4231…insomma dipende dalle fasi e dai momenti. Il secondo è l’utilizzo diverso del campo, in lungo ed in largo rispetto al restringimento del raggio di azione degli anni passati. Due modi diversi di concepire il calcio, entrambi apprezzabili.
Dicevamo dell’avvio di gara: due gol e almeno altre tre limpide palle gol in venti minuti. Lorenzo Insigne fa quello che vuole e dopo aver portato in vantaggio i suoi dopo tre minuti, disegna calcio anche se è il secondo gol il vero capolavoro di giornata: triangolo lungo tra Verdi e Mertens e gol al volo dell’ex bolognese. Il Toro è groggy e non reagisce. L’orario e le alte temperature spingono il Napoli a controllare la gara, cosa che riesce bene fino alla fine della prima frazione.
All’inizio della ripresa prova a reagire il Torino che dimezza lo svantaggio su rigore concesso dall’arbitro Irrati per un fallo del comunque ottimo Luperto: realizza Belotti. Ma allo strepitoso Lorenzo bastano pochi minuti per rimettere le cose in chiaro e realizzare il tre a uno: recupero palla di Mertens che serve il neoentrato Zielinski (fuori Verdi), palla a Callejon che colpisce il palo, sulla respinta Insigne fa tre a uno e (ri)chiude la partita.
L’ultima mezzora è di assoluto controllo dei napoletani, il Toro non ha la forza di reagire ancora e viene preso spesso d’infilata dagli ospiti che ripetutamente sfiorano la quarta marcatura.
Insomma i segnali sono buoni, alle porte il turno infrasettimanale con il Parma prima del big match alo Stadium: restiamo dell’idea che la Juve difficilmente perderà l’ottavo scudetto di fila, ma la gara di sabato sarà comunque fondamentale per comprendere le reali ambizioni azzurre.
Ultima nota su Dazn: non ce ne vogliano ma la visione del canale online è davvero scadente, interruzioni, immagini a zero pixel, buffering…insomma tutto quello che serve per allontanare i tifosi dal calcio dopo l’insopportabile spezzatino cui siamo obbligati con gare in orari tutti diversi e rarissime contemporaneità.