Ultima gara dell’anno per il Napoli dopo tre giorni di polemiche per il caso Koulibaly, di conferenze stampa deliranti come quella surreale del ghignante Allegri che si era lamentato per non aver usufruito di un favore arbitrale e l'”imparata di creanza” (ci sia concessa la licenze dialettale) di Chiellini, di manifestazioni a favore del tifoso (o dovremmo dire delinquente?) morto a Milano Mercoledì.
La giornata si era aperta con la vittoria della Juve sulla Samp, favorita, come spesso capitato in questo girone di andata, da interpretazioni arbitrali molto piu’ che discutibili. La Juve gira a 53, piu’ nove sul Napoli: un marziano eventualmente sbarcato oggi sulla terra immaginerebbe di trovarsi di fronte una squadra schiacciasassi, bella e spettacolare. Invece ci troviamo di fronte ad una squadra che, con l’aiuto di un sistema quanto meno discutibile, si appresta a battere tutti i record e festeggiare l’ennesimo scudetto con un gioco inguardabile e tanti, troppi, dubbi sulla limpidezza dei suoi successi. Non ammettere che la squadra bianconera sia di gran lunga la piu’ forte sarebbe da stupidi, non porre l’accento sui tanti punti in piu’ che i piemontesi hanno grazie a tante situazioni ambigue lo lasciamo ai lecchini giornalisti nostrani.
Vince 3-2 il Napoli sul Bologna, gira a 44 (meno quattro rispetto all’anno scorso, ma, rispettivamente, piu’ tre e piu’ sei rispetto alle precedenti due stagioni) e consolida il secondo posto, non premiante ai fini della qualificazione in Champions (basterebbe, infatti, il quarto posto, distante 13 punti) ma comunque un obiettivo stagionale. Protagonisti della sfida i due centravanti del Napoli, Milik e Mertens: il polacco, giunto a quota dieci, segna una doppietta portando per ben due volte in vantaggio gli azzurri che, altrettante volte, si fanno raggiungere dai felsinei con due realizzazioni scaturenti da calcio piazzato. Pesantissima l’assenza del gigante nero azzurro, protagonista assoluto dei cori dello stadio San Paolo. Ci pensa Mertens, a tre dalla fine, ad abbattere la resistenza di un comunque ottimo Bologna con un tiro da fuori.
La sosta giunge al momento giusto: la squadra sembra un po’ stanca soprattutto nei giocatori piu’ rappresentativi. Alla ripresa, dopo la gara di Coppa Italia con il Sassuolo, al San Paolo arriva la Lazio e gli azzurri saranno privi di Allan (diffidato e ammonito) oltre che di Hamsik (fermo ai box), Insigne e Koulibaly (ancora squalificati).