Bellissima vittoria del Napoli alla Sardegna Arena: lo stadio sardo porta ancora bene ai colori azzurri, ennesima vittoria e ancora con un risultato ritondo, 4-1, che non rende nemmeno del tutto l’idea del dominio totale degli uomini di Gattuso per tutti i 90 minuti.
Privo dei “soliti” Mertens e Osimhen, ora anche positivo al Covid e con Koulibaly ai box, il mister calabrese schiera la formazione più ovvia e, a dimostrazione del fatto che il modulo è solo un falso problema, i partenopei mettono in chiaro sin dalle prime battute le proprie intenzioni. Attacca senza subire nulla la squadra azzurra e passa con Zielinski, dominatore assoluto della gara: tiro potente dal limite su assist di Petagna.
L’unico neo, come spesso capita, è la mancanza di cinismo sotto porta, le occasioni fioccano ma il Napoli non la chiude. Cragno si salva ripetutamente, i corner e le situazioni di pericolo nell’area sarda si susseguono, ma manca il colpo di grazia.
Così accade che, poco prima della metà della ripresa, in una delle poche sortite offensive prodotte, gli isolani arrivino al pari: lo realizza Joao Pedro, approfittando della molle contrapposizione di Maksimovic. Sembrerebbe la solita gara gettata alle ortiche ma, fortunatamente, la qualità dei singoli viene fuori: e allora, in pochi minuti, prima Zielinski realizza il nuovo vantaggio con un numero di alta scuola in area e poi ci pensa Lozano a far espellere Lycogiannakis (martorizzato dall’imprendibile messicano sin dalle prime battute) e poi a realizzare, in mischia, il 3-1. Settimo gol in campionato per il Chucky, ormai elemento imprescindibile per i colori azzurri.
La gara finisce lì, la differenza tra le due squadre, con i sardi in dieci, diviene oceanica e i napoletani potrebbero dilagare. I cambi di Gattuso servono a risparmiare minuti ai principali protagonisti e si vede addirittura, per la prima volta, Rhamani, oggetto misterioso di questa prima fase di stagione. Arriva finanche il primo rigore per il Napoli, realizzato da Insigne nel finale.
Dopo le deprimenti prestazioni prenatalizie contro Lazio e Torino, il Napoli ieri ha mostrato una freschezza diversa: è troppo presto per cantare vittoria e pensare che la squadra abbia finalmente imboccato la strada giusta: troppo spesso sulle montagne russe, questa squadra dimostra che, se in giornata, può battere chiunque e segnare con facilità (ricordiamo i 6 gol al Genoa e i 4 rifilati ad Atalanta, Roma, Crotone prima di ieri), oltre ad avere la migliore difesa del campionato.
Le prossime gare (Spezia, Fiorentina, Udinese, Parma e Genoa) saranno di un’importanza vitale per consolidare il posto Champions (azzurri, attualmente, quarti) e per capire fin dopo può spingersi con le reali ambizioni questa squadra.