La leggenda della Grotta del Mago a Ischia sembra sia legata ad un mondo magico religioso e a un misterioso raggio verde.
La Grotta del Mago, situata tra Punta Lume e Punta Parata, è qui che i pescatori si rifugiavano cercando riparo durante le violente mareggiate e in quelle occasioni, appariva puntualmente un uomo con lunghi capelli e una lunga barba bianca, seduto sulle rocce all’interno della grotta. Secondo il racconto dei pescatori, oltre all’uomo, si udivano distintamente delle voci femminili che sembravano provenire dall’interno della grotta e a volte apparivano delle bellissime creature simili a Ninfe. A detta loro, lo spettacolo era davvero fantastico e incantevole e per niente spaventoso, anzi erano pervasi da un senso di. beatitudine mai provato
Terminata la violenta mareggiata, tutte le creature sparivano misteriosamente e, i pescatori, sani e salvi potevano ritornare nelle loro case.
Negli anni Trenta, una troupe tedesca fu inviata a ispezionarne la cavità, si dice fosse a caccia di qualche tesoro che potesse arricchire il Terzo Raich e così impressionare il Fuhrer.
All’interno della grotta, la troupe tedesca trovò un cunicolo ostruito da molti massi e, incuriositi iniziarono a liberarlo; dopo un duro lavoro, trovarono un nuovo accesso nella grotta che si rivelò un qualcosa di straordinario: un raggio di luce argentea illuminava la grotta.
Una volta tornati a terra gli uomini divulgarono la loro scoperta. La notizia ebbe vasta risonanza tra la stampa locale, nazionale e internazionale, da qui iniziarono indagini, che coinvolsero studiosi ed esperti di tutto il mondo per cercare di decifrare i segreti del raggio misterioso della grotta.
Fra gli esperti vi fu in prima linea il prof. Mario Puglisi in collaborazione con l’ingegnere Nicola Ciannelli che avanzarono l’ipotesi di una cavità di origine neolitica e impiegata come tempio sacro dai primi abitanti dell’isola di Ischia, dedicata ai culti magico-religiosi,
A seguito di ulteriori indagini sulla grotta, effettuate da archeologici e vulcanologi le opinioni furono sempre più discordanti: grotta naturale o artificiale? Quel bagliore da dove proveniva? La Grotta del Mago, era diventata ormai il centro di accesi dibattiti. A mettere fine a tutto questo ci pensò una violenta mareggiata che distrusse la grotta occultando per sempre il suo segreto. Dopo decenni, la Grotta del Mago di Ischia è tornata, accessibile ai turisti solo per via mare, diventando un’attrazione come la Grotta Azzurra di Cari.
Questa non è una leggenda ma è frutto di un avvenimento fisico e naturalistico raro, In parole povere è un fenomeno ottico di rifrazione della luce solare, e lo si può immaginare come il risultato della perfetta sovrapposizione dei dischi colorati (componenti la luce) in prossimità dell’orizzonte; questo effetto però non è percepito da tutti chi è fortunato può vederlo sulla linea dell’orizzonte e a determinare l’apparizione del raggio verde, siano le favorevoli condizioni climatiche. A seconda delle interferenze ottiche, ad Ischia si possono distinguere dopo il tramonto tre colori: il rosso, il giallo e il verde (in casi eccezionali il blu).
Questo rarissimo fenomeno si può osservare alla fine dell’estate dalla terrazza della Chiesa del Soccorso da Forio in direzione dell’Isola di Ventotene. Se qualcuno riesce a vedere il raggio verde, si dice che è un segno di buona fortuna.